Ancora una volta, come fatto mesi addietro, ci troviamo costretti a denunciare le troppe ombre che gravano sull’assegnazione delle risorse finanziarie ai Gruppi di Azione Locale pugliesi da parte della Regione Puglia. Chiediamo una volta per tutte chiarezza alla Giunta regionale e all’Assessore alle Risorse Agroalimentari Leonardo Di Gioia sui criteri di valutazione utilizzati che rischiano di impedire ai GAL la piena attuazione delle proprie strategie di sviluppo e il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Si risponda a queste poche, semplici, domande: perché si è scelto di distribuire a pioggia le risorse tra i diversi GAL senza alcuna distinzione tra i progetti sottoposti a valutazione? Perché al primo, foggiano, andranno ben 28 ml di euro a dispetto degli altri che percepiranno tra i 4 e gli 8 ml di euro? Qual è il modo in cui sono stati giudicati i progetti presentati? Non vorremmo, ma il sospetto sembra essere più che lecito, che i criteri di valutazione non siano stati in parte (o in alcun modo) rispettati, magari a beneficio del GAL foggiano e/o di amici del Gargano che alcuni componenti del governo regionale e lo stesso Assessore Di Gioia non perdono occasione per premiare e privilegiare.
Dal nostro punto di vista crediamo sia inutile riempirsi la bocca di belle parole sull’importanza di questi finanziamenti per il rilancio e lo sviluppo delle aree rurali e dei territori o, peggio ancora, chiedere con insistenza ai Comuni di unirsi e presentare progetti integrati ed omogenei per avere accesso alle risorse se poi il risultato deve essere questo: una vera e propria farsa, a danno della meritocrazia.
Chiediamo alla Giunta regionale di invertire una volta per tutte la rotta, di scrivere la parola “fine” alle raccomandazioni per il Gargano e per qualsiasi altro territorio pugliese e procedere all’assegnazione dei finanziamenti seguendo il criterio del giusto riconoscimento per il lavoro svolto e per i progetti sottoposti a valutazione.