Venerdì 29 settembre, alle ore 18,30 l’Arcivescovo mons. Domenico Caliandro presiederà la celebrazione eucaristica nella Cattedrale di Brindisi, in occasione della traslazione nel nostro Duomo dei resti mortali del giovane Matteo Farina. La liturgia sarà quella del giorno, nella festa dei santi arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele. Al termine, davanti al sarcofago del servo di Dio, si leggerà il verbale dell’avvenuta traslazione e si reciterà la preghiera per la beatificazione. La traslazione renderà più accessibili le sue spoglie a tutti coloro che desiderano visitarle e sostare in preghiera dinanzi ad esse. Ed è assai significativo che d’ora in poi il corpo di Matteo sia custodito in Duomo, luogo sacro caro a tutti i brindisini e cuore dell’intera diocesi di Brindisi-Ostuni.
Naturalmente, finchè non sarà conclusa la causa di beatificazione, saranno accuratamente evitati tutti i segni di culto indebito (statue, immagini con aureola ecc.), poiché non va prevenuto in alcun modo il giudizio della Sede Apostolica. Il processo canonico, infatti, è ancora in corso. Terminata la fase diocesana, con l’escussione dei testimoni e la raccolta della documentazione, la causa è ora pendente a Roma, dove gli organi competenti devono esaminare gli atti inviati, valutarne la plausibilità e sottoporre ogni cosa al giudizio finale del Papa. In attesa che la Chiesa si pronunci nella sua massima istanza, noi possiamo continuare a pregare perché l’esempio di Matteo sia di aiuto per molti. Possiamo inoltre domandare fiduciosamente la sua intercessione per le grazie che ci stanno a cuore.
Come già noto, il trasferimento delle spoglie di Matteo dalla cappella di famiglia del cimitero comunale alla Cattedrale di Brindisi è stato autorizzato dai competenti organi vaticani (Congregazione delle Cause dei Santi prot.n.3234-2/17) e sono stati acquisiti anche tutti i permessi prescritti dalle leggi civili. La traslazione avverrà in forma strettamente privata alla presenza del Vicario Generale e di una commissione ad hoc per garantire l’esecuzione scrupolosa di tutto ciò che è prescritto e redigerne il verbale. In questa occasione non sarà effettuata la ricognizione canonica dei resti mortali. Ci si limiterà a constatare l’identità della bara estratta dalla tomba di famiglia, racchiusa e sigillata in altra cassa idonea, trasportata e nuovamente seppellita in Duomo, sotto la prima arcata della navata destra.
La celebrazione pubblica che l’Arcivescovo presiederà in Cattedrale venerdì 29 settembre sarà l’occasione per pregare insieme per il felice esito della Causa in corso.