Il sacerdote mesagnese don Francesco Caramia è stato condannato in primo grado alla pena detentiva di 8 anni per atti sessuali su un chierichetto di nove anni. L’ex parroco della chiesa di San Giustino de Jacobis nel quartiere Bozzano di Brindisi è stato riconosciuto colpevole del reato per il quale venne arrestato il 15 giugno 2016. Il Giudice ha accolto in toto la richiesta dal pm a conclusione del processo scaturito dall’inchiesta nata dopo la denuncia del pediatra del ragazzino al quale si era rivolta la mamma. Don francesco negli ultimi tempi è agli arresti domiciliari in una comunità religiosa. La difesa ha già annunciato che ricorrerà in Appello.
Dopo che il Giudice ha pronunciato la sentenza, l’Arcivescovo di Brindisi-Ostuni, mons. Domenico Caliandro, ha diramato una nota di vicinanza alla vittima. Nel comunicato si legge: “”L’arcivescovo mons. Domenico Caliandro e tutta la Chiesa diocesana di Brindisi-Ostuni apprendono con tristezza la notizia della condanna in primo grado di giudizio del sac. Francesco Caramia, in merito alle gravi accuse che gli erano state mosse. Il rispetto per l’operato della magistratura unito al senso profondo delle istituzioni ci ha portato ad attendere in silenzio l’esito del processo. Ora prendiamo atto della sentenza, esprimendo anzitutto sentimenti di vicinanza e di dolore nei riguardi di chi è stato vittima di questi abusi, che ledono fortemente la crescita delle persone e sono radicalmente contrari all’insegnamento del Vangelo. La Chiesa ribadisce il suo impegno ad andare fino in fondo, quando avrà elementi certi di crimini commessi da membri del clero, specialmente se è offesa la dignità dei piccoli. Nello stesso tempo, chiede ad ogni persona di buona volontà di saper sostenere il lavoro e l’umile testimonianza di tanti sacerdoti fedeli alle loro promesse, che donano ogni giorno la loro vita a servizio di Dio e del bene di tutti. Preghiamo infine per tutti coloro che in questo momento stanno soffrendo a causa di questa vicenda”.