COMUNICATO STAMPA – Abbiamo più volte denunciato, singolarmente e con altre realtà, la cronica mancanza di spazi comunali destinati alle associazioni e le difficoltà che quotidianamente incontra chi offre cultura, aggregazione e servizi nella nostra città.
Nell’ottobre del 2016 abbiamo protocollato una richiesta per uno spazio finalizzato alla promozione dei beni comuni e iniziative culturali, e chiesto all’Amministrazione di effettuare un censimento delle associazioni e degli spazi al fine di valorizzare il patrimonio comunale destinandolo a fini associativi. In un incontro immediatamente successivo l’Assessore Calò ha mostrato interesse nel progetto e offerto disponibilità e apertura. E’ seguito un censimento degli immobili comunali e delle associazioni presenti sul territorio.
Disponibilità a cui è seguita un’azione amministrativa diametralmente opposta, volta a monetizzare e alienare il patrimonio pubblico invece che a valorizzarlo socialmente.
– A giugno 2017 viene pubblicato un avviso pubblico di vendita all’asta di 9 lotti di beni immobili di proprietà comunali.
– A settembre 2017 viene resa pubblica la volontà di destinare i locali dell’ex tribunale al Commissariato di Polizia, dietro il pagamento di un affitto.
Ricordiamo come proprio l’ex tribunale era stato individuato dall’Amministrazione Scoditti come spazio per una “Casa della cultura” da destinare all’associazionismo locale. L’idea di Scoditti, al netto della strumentalità elettorale, entrava nel problema dell’assenza di spazi e riconosceva il valore dell’associazionismo come motore culturale ed economico del territorio. L’ex Pretura oggi è in parte utilizzata per diverse attività di volontariato, tra le quali l’Auser, come raccolta e distribuzione di indumenti usati e generi alimentari, destinati a chi attraversa un momento di difficoltà.
Pare lecito dedurre che, al netto di disponibilità formali, l’Amministrazione abbia intenzione di fare cassa e farlo velocemente, anche al costo di svendere il patrimonio pubblico. Ci chiediamo quindi, e non è una domanda retorica, se l’Amministrazione abbia una politica sui beni comunali e l’associazionismo. Lo chiediamo pubblicamente al Sindaco Molfetta e all’Assessore Calò e altrettanto pubblicamente attendiamo una risposta.