Al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute – Per sapere –
premesso che:
nell’ambito della procedura prevista per il rinnovo dell’Autorizzazione di impatto ambientale (AIA) della
centrale Enel di Cerano, nel comune di Brindisi, Il Ministero della salute e il Comune di Brindisi avevano
richiesto che ai fini del rinnovo dell’AIA fosse prevista anche la Valutazione di Impatto Sanitario (VIS);
a quanto riportato anche da fonti di stampa il Ministero della salute avrebbe ritenuto lo svolgimento di
analisi relative agli impatti della centrale sulla salute dei lavoratori e dei cittadini condizione indispensabile
per l’espressione del prescritto parere favorevole da parte dello stesso Ministero alla procedura di AIA;
a fronte di queste istanze il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ha risposto il 5
maggio 2017 con la nota n.12257 della direzione generale valutazioni e autorizzazioni ambientali,
sostenendo che nelle AIA non si debbano affrontare tematiche sanitarie;
sui rischi per la salute prodotti dalla centrale di Cerano era già stato pubblicato uno studio nel 2015
sull’International journal of environmental research and public healt di tre ricercatori del CNR;
Inoltre l’Agenzia europea per l’ambiente (EFA) colloca la centrale di Cerano al 18° posto nella graduatoria
europea degli impianti produttori di maggior danno ambientale e sanitario;
appare estremamente preoccupante e rischioso che il Ministero dell’ ambiente e della tutela del territorio e
del mare continui ad escludere la tematica ambiente-salute dalle procedure valutative dell’AIA;
in questo senso per quanto riguarda il territorio della Regione Puglia non si può non citare la triste vicenda
dell’Ilva di Taranto, che tanti danni ha prodotto all’ambiente e alla salute di numerose persone, ed in
particolare l’episodio che vide a pochi giorni di distanza dalla sottoscrizione dell’AIA nell’ottobre 2012
l’allora Ministro Balduzzi ed il top management del Ministero e dell’Istituto Superiore di Sanità tenere una
conferenza-stampa a Taranto in cui presentarono un rapporto sanitario molto allarmante. Nella relazione
del dr. Marsili, dirigente dell’ISS, era espressamente indicato che nella relazione si intendeva colmare una
lacuna dovuta al fatto che nell’AIA la tematica ambiente-salute non poteva essere affrontata, limitandosi
l’AIA alla mera negoziazione tra le parti delle Best Available Tecniques (BAT) con un approccio unicamente
tecnologico e ambientale.
se corrisponda al vero quanto riportato in premessa in merito al diniego formulato dal Ministero dell’
ambiente e della tutela del territorio e del mare circa l’effettuazione di una VIS richiesta dal Ministero della
salute;
quali siano le motivazioni di tale diniego anche alla luce dei dati acclarati circa l’impatto sull’ambiente e
sulla salute della centrale di Cerano;
quali iniziative intenda assumere il ministro interrogato al fine di integrare le procedure valutative
finalizzate al rilascio dell’AIA con analisi finalizzate ad accertare la tutela della salute pubblica e in questo
caso se non ritenga di adottare come modello i parametri già previsti dalla legge della Regione Puglia
21/2012 relativi alla Valutazione del danno sanitario (VDS).
FIRMATO
MATARELLI; DURANTI, ZARATTI, KRONBICHLER