Ci sono imprecisioni nelle domande che i comuni hanno predisposto per la concessione dei benefici previsti per i danni subiti dalla calamità di gennaio scorso e si possono ingenerare inutili aspettative negli agricoltori interessati.
A segnalarlo è la Copagri Puglia in una lettera del presidente regionale Tommaso Battista inviata agli uffici comunali competenti. La questione riguarda la concessione degli aiuti anche alle aziende agricole che non hanno attivato le polizze assicurative. Le modifiche normative prevedono che i contributi in conto capitale fino all’80% (elevato al 90% per le zone svantaggiate) potranno essere concessi esclusivamente in caso di danni alle strutture, infrastrutture zootecniche e alle scorte. E’ stato anche modificato il calcolo del danno sulla produzione lorda vendibile media ordinaria e non più del triennio precedente secondo le modalità e le procedure previste dagli orientamenti e dai regolamenti comunitari in materia di aiuti di stato.
Secondo quanto ha avuto modo di verificare la Confederazione dei Produttori Agricoli di Puglia le domande predisposte dai Comuni fanno intendere, invece, che i contributi riguardano tutti causando così vane aspettative anche negli operatori agricoli che non possiedono strutture e/o scorte. Inoltre, con riferimento ai prestiti di ammortamento, la Copagri specifica che gli oneri relativi alla “concessione del contributo degli interessi maturati nell’anno 2017, conseguenti alla proroga delle rate delle operazioni di credito agrario di cui all’art. 7 del d.lgs 102/2004”, si riferiscono ai prestiti già in atto e non da concedere. Di qui la richiesta dell’organizzazione di categoria ai Comuni di provvedere alla correzione delle domande di ammissibilità per l’accesso alle agevolazioni previste.