Domenica prossima andrò a votare vincendo la tentazione fortissima di saltare un giro e di chiamarmi fuori da una campagna elettorale insulsa in cui non riesco a trovare alcun punto di riferimento.
Vado a votare con gli stessi dubbi e perplessità di tanti elettori frastornati dal chiacchiericcio di una classe politica complessivamente inadeguata e impegnata solo a sfidarsi sulla piattaforma mediatica del marketing dell’illusione e della menzogna.
Andrò a votare con la profonda amarezza di chi rappresenta un territorio che è stato mortificato nella sua legittima aspirazione di avere in campo il rappresentante istituzionale che più e meglio di tutti lo ha difeso in questi anni come l’on. Matarrelli.
Voterò a sinistra con l’ottusa determinazione di sempre, e voterò proprio per quelle forze politiche che stanno facendo di tutto per disintegrare il progetto politico di costruire in Italia un polo progressista e riformatore, laico e cattolico capace di dare risposte ai bisogni dei cittadini secondo un sistema valoriale che è tracciato nella carta costituzionale ed in alcuni postulati evangelici come il lavoro, la tutela dei più deboli, la lotta alle disuguaglianze, l’equa ripartizione delle risorse, l’accoglienza e solidarietà, il rispetto per l’ambiente..ecc..
Andrò a votare dunque e non per masokismo ideologico ma perché quando passerà “ la nuttata” e si dovrà ricostruire la casa distrutta io voglio esserci per alimentare ancora una volta la speranza che una giorno venga il “sol dell’avvenire” anche se io non ci sarò.