D’estate si utilizzano i vecchi condizionatori e di inverno le stufe elettriche. Non è cambiato di una virgola, rispetto al passato, il sistema di termo-condizionamento a palazzo dei Celestini. Anzi. Se vogliamo è peggiorato, considerando il fatto che nel frattempo sono stati tolti i termosifoni. Negli uffici comunali sono ricomparse in questi giorni le stufe elettriche accese per addolcire il freddo di questo inizio 2016. Alla faccia dell’investimento di 370mila euro deliberato nella passata legislatura per collocare un sistema di solar cooling sul tetto dell’edificio. Anche il Sindaco si è dovuto adeguare alla situazione facendosi portare una stufa alogena che ha sistemato sotto la scrivania del suo Gabinetto. Una immagine di altri tempi, che stride con i comunicati trionfalistici con cui fu presentato il suo sistema di termoconvettori. Si stringe nelle spalle Pompeo Molfetta quando gli chiediamo se la situazione può andare avanti in questo modo: “Abbiamo appaltato il servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti termici. Ha vinto una ditta del Lazio che in queste ore sta facendo una verifica negli impianti delle scuole, poi arriverà anche qui a Palazzo dei Celestini. Speriamo che non arrivi a Maggio quando il freddo è già andato via – dice con fare sornione”. E il solar cooling? “Non è ancora operativo. Manca ‘la spina’ per farlo funzionare. Gli uffici stanno lavorando affinché si possa risolvere questo problema che abbiamo ereditato. Il solar cooling non è stato mai avviato”. Intanto, negli uffici si soffre il freddo. A patirne di più ci sono quegli impiegati che loro malgrado vivono situazioni di disabilità fisica. Come consiglio portatevi una coperta e magari ‘na frascera’ come avrebbero fatto i monaci Celestini.
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