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“Se il Comune non mi da i soldi che ho anticipato entro domenica 31 gennaio, prendo la squadra è la porto via da Mesagne”. La minaccia arriva dal presidente Vincenzo Todisco dopo che per l’ennesima volta si è visto rifiutare dagli uffici comunali il rimborso dei lavori che aveva fatto fare a sue spese al campo sportivo. “Mi stanno prendendo in giro, sono tre mesi che ho comprato le reti, rifatto alcuni pali e altri lavori per un importo complessivo di 4.270 euro e nessuno al Comune si prende la responsabilità di firmare per il rimborso – insiste al telefono – stanno accampando come motivazione il fatto che non c’è l’agibilità ad alcuni plinti che sono stati costruiti. Ho le dichiarazioni del mio geometra che dicono il contrario. Non ce la faccio più a continuare in questo modo. Porto avanti da solo la squadra d’eccellenza, il Comune non mi ha mai dato un contributo, paghiamo il ticket per allenarci e in più devo uscire soldi per sistemare il campo? Questo è assurdo”. È davvero arrabbiato “Maradona” soprattutto quando pensa che è riuscito a risistemare il campo in contrada Tagliata con un investimento di gran lunga inferiore a quello preventivato dagli uffici comunali. I paesi limitrofi mi stanno aspettando a braccia aperte – continua – non ci metto niente a trasferire la squadra in un’altra città”.
“Se il Comune non mi da i soldi che ho anticipato entro domenica 31 gennaio, prendo la squadra è la porto via da Mesagne”. La minaccia arriva dal presidente Vincenzo Todisco dopo che per l’ennesima volta si è visto rifiutare dagli uffici comunali il rimborso dei lavori che aveva fatto fare a sue spese al campo sportivo. “Mi stanno prendendo in giro, sono tre mesi che ho comprato le reti, rifatto alcuni pali e altri lavori per un importo complessivo di 4.270 euro e nessuno al Comune si prende la responsabilità di firmare per il rimborso – insiste al telefono – stanno accampando come motivazione il fatto che non c’è l’agibilità ad alcuni plinti che sono stati costruiti. Ho le dichiarazioni del mio geometra che dicono il contrario. Non ce la faccio più a continuare in questo modo. Porto avanti da solo la squadra d’eccellenza, il Comune non mi ha mai dato un contributo, paghiamo il ticket per allenarci e in più devo uscire soldi per sistemare il campo? Questo è assurdo”. È davvero arrabbiato “Maradona” soprattutto quando pensa che è riuscito a risistemare il campo in contrada Tagliata con un investimento di gran lunga inferiore a quello preventivato dagli uffici comunali. I paesi limitrofi mi stanno aspettando a braccia aperte – continua – non ci metto niente a trasferire la squadra in un’altra città”.