In occasione dell’avviso pubblico emanato dall’amministrazione comunale il 7 gennaio u.s., ( più volte sollecitato da ProgettiAmo Mesagne), con il quale l’amministrazione chiedeva a cittadini e associazioni di fornire indicazioni per l’elaborazione del nuovo PTPC, il movimento guidato da Antonio Calabrese ha inteso presentare un documento che riassume in parte elementi di modifica al testo formulato dall’amministrazione e in parte introduce elementi di novità. Fra le parti del PTPC da rivedere, Progettiamo Mesagne, alla luce della Deliberazione ANAC n° 12 del 28 ottobre 2015, ha sottolineato la necessita di modificare le modalità di approvazione del Piano prevedendo un doppio passaggio al fine al fine di garantire una maggiore partecipazione e approfondimento delle tematiche trattate; una prima approvazione da parte del consiglio comunale, entro il 15 gennaio, di un documento di carattere generale sul contenuto del PTPC, e poi una definitiva adozione da parte della giunta entro il 31 Gennaio. Oggi è prevista la sola approvazione da parte della giunta. Altra modifica che si suggerisce riguarda l’art. 5 del piano che analizza il contesto esterno( sociale, politico ed economico) in cui si muove l’Ente. Nel PTPC in vigore è stato inserito uno studio dell’Associazione “Libera”sulla criminalità organizzata nel territorio di Mesagne; studio che risulta fermo al 2005 circa, dunque così datato da non rispecchiare la situazione attuale; in merito ProgettiAmo Mesagne ha ritenuto che sia più verosimile sostituire lo studio di “Libera” con l’ultima relazione sul tema redatta dalla Direzione Investigativa Antimafia. Ultima modifica proposta riguarda l’articolo 13 che si occupa della rotazione del personale impiegato nei settori a rischio. ProgettiAmo Mesagne ritiene che la rotazione, così come formulata nel testo risulta essere troppo aleatoria e indeterminata; è necessario dunque rendere più concreta e certa la disposizione stabilendo ad es. tempi congrui e comunque non superiore ai sei mesi dall’approvazione del PTPC .
Il documento sposta poi la sua attenzione sulle proposte e suggerisce, innanzitutto, l’istituzione del Regolamento per la disciplina degli incarichi extra istituzionali del personale dipendente, di cui attualmente l’Ente è ancora sprovvisto, al fine di individuare in modo chiaro ed intellegibile le possibili incompatibilità e/o conflitti di interesse anche solo di natura etica o morale, derivanti da rapporti di lavoro extra istituzionali dei dipendenti pubblici, che come è noto l’Ente può autorizzare ai sensi del D. Lgs. n. 165/2001. Il Ripristino dell’Osservatorio della legalità, quale strumento di raccordo fra l’Ente Comunale, la società civile, le forze dell’ordine e la magistratura per promuovere e favorire l’educazione alla legalità, per prevenire i fenomeni di corruzione e l’illegalità in generale sul territorio. Infine si propone l’Attivazione del CUG (Comitato Unico di Garanzia). La costituzione del CUG, quale comitato paritetico all’interno dell’Ente, rappresenta un adempimento obbligatorio per le pubbliche Amministrazioni sin dal 2010. Esso svolge, all’interno delle Amministrazioni pubbliche, l’importantissima funzione di garantire un ambiente di lavoro caratterizzato dal contrasto alle discriminazioni di genere e non solo. I CUG inoltre hanno il compito di monitorare la situazione del personale, raccogliendo segnalazioni di situazioni di disagio, discriminazioni e opacità nelle scelte delle amministrazioni e diventando dunque efficace strumento di vigilanza e controllo contro ogni possibile forma di illegalità.
Il coordinatore di ProgettiAmo Mesagne
Antonio Calabrese