Progettiamo Mesagne accoglie con favore la notizia seconda la quale l’amministrazione Molfetta è intenzionata a ripristinare l’Osservatorio Permanente sulla Legalità.
L’aumento degli episodi di micro criminalità nel nostro territorio e l’intensificarsi delle operazioni di contrasto alla criminalità organizzata da parte delle autorità preposte, dimostrano come sia necessario dotare l’Ente di un organismo con compiti di studio, analisi e prevenzione dei possibili fenomeni di illegalità. Un organismo di ausilio agli organi istituzionali cittadine che possa lavorare nell’ottica di una fattiva collaborazione con la magistratura, le forze dell’ordine ma anche con la Chiesa locale, le associazioni e le scuole specie per ciò che riguarda la promozione di percorsi di legalità. Riteniamo che l’Osservatorio, se correttamente strutturato, dunque più snello nella sua composizione, più veloce nella sua convocazione e azione operativa, possa costituire un importante risorsa, ben più della commissione consiliare paritetica, pensata e annunciata nelle linee programmatiche dal Sindaco Molfetta, che già nella sua presentazione appariva troppo politicizzata e appesantita dai tanti compiti che gli erano stati attributi.
Già in quell’occasione sottolineammo le ambiguità cui andava incontro la costituzione di questa commissione e si ribadì invece la necessità di ripristinare l’Osservatorio; considerazione che Progettiamo Mesagne ha espresso con decisione all’interno delle proposte formulate in occasione della redazione del nuovo piano anticorruzione, e che è stata accolta dallo stesso responsabile della prevenzione alla corruzione, Dott.ssa Vadacca, tanto da inserirLa – insieme ad altre nostre valutazioni – all’interno del nuovo Piano Anticorruzione 2016-2018 (come si può evincere dalla delibera di giunta n° 18/2016).
Certamente, affinché il ripristino dell’Osservatorio della Legalità abbia un senso, è necessario che vi sia un generale rispetto per le Istituzioni e per il confronto democratico. In tal senso, non giova il clima di tensione che ha interessato il nostro paese negli ultimi giorni. Sulla vicenda, non riteniamo, così come denunciato dai consiglieri di maggioranza, che vi sia in atto un tentativo di “destabilizzazione” da parte di alcune minoranze consiliari, ree di aver semplicemente espresso il proprio dissenso sull’operato dell’amministrazione. Al contrario riteniamo, invece, che sia immorale tentare di frenare la critica politica screditando l’avversario senza alcuna argomentazione fondata nei contenuti. Occorre partire dall’assunto che il diritto a manifestare la propria opinione è un diritto che va rispettato purché venga esercitato nel rispetto pedissequo della legge e non arrechi, attraverso la calunnia, la denigrazione, la diffamazione e l’offesa, pregiudizio ad altri. Auspichiamo dunque che si ponga fine a questa sterile e in parte pretestuosa polemica e si torni ad operare, ognuno nel proprio ruolo e con le proprie responsabilità, per il bene della nostra città.
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