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Rifiuti: Civico 26 interpella il Sindaco

da Redazione
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Gentile signor sindaco,

nella mattinata del 12 marzo u.s. è avvenuta un’ennesima situazione di mancato ritiro dei sacchetti di rifiuti ritenuti, dagli operatori della ditta appaltatrice, non conformi alla raccolta del giorno, l’indifferenziato, e a nulla sono servite, come sempre, le proteste dei contribuenti che cercavano di dimostrare la bontà del loro operato. Oggetto del contendere, in molti casi, era la presenza di piatti di plastica sporchi nell’indifferenziato. Al di là delle situazioni tragicomiche che vengono a crearsi quotidianamente fra i contribuenti e gli operatori della ditta appaltatrice, sotto lo sguardo vigile della polizia municipale, occorre porsi i dovuti interrogativi che le rivolgiamo in veste di formale interrogazione:

1. Può una società gestore di un pubblico servizio arrogarsi il diritto- potere di selezionare (e non differenziare) il rifiuto?

2. Esiste un atto formale dell’Amministrazione di Mesagne che attribuisca questo potere (ove possibile e se consentito dalla legge) alla società?

Non ci risulta che una società concessionaria o appaltatrice possa cambiare a proprio piacimento le condizioni contrattuali…

3. Il vigile urbano era presente per legittimare le azioni degli operatori della società o, in caso contrario, a che titolo era presente e con quale atto gli era stato disposto di accompagnare gli operatori ecologici?

4. Ai cittadini è mai- e ripeto mai- stato notificato un elenco dettagliato, chiaro ed univoco dei rifiuti da differenziare, a parte opuscoli di parte societaria che, dicono, siano stati consegnati nelle buche della posta dei cittadini e che comunque, a quanto pare, non sono assolutamente esaustivi?

5. Esiste comunque un qualunque atto ufficiale dell’amministrazione che elenchi dettagliatamente quanto descritto al punto 4?

6. L’operatore mandato dalla società è qualificato per le operazioni di CERNITA e come tale è ufficialmente riconosciuto dall’Amministrazione in quanto Committente del Servizio?

7. Questa attività, se legittima, non avrebbe dovuto essere effettuata da personale dell’amministrazione a tanto titolato?

8. Nel mancato ritiro dei sacchetti ritenuti incriminati può configurarsi un mancato adempimento contrattuale? E in questo caso il direttore dell’esecuzione del contratto ed il responsabile del procedimento possono oggi certificare la regolarità del servizio?

9. Ancora, il mancato ritiro dei sacchetti può essere considerato addirittura come interruzione di pubblico servizio, con eventuali contestazioni giudiziarie a carico dei responsabili della società?

10. Non sarebbe stato più opportuno porre in essere una attività di informazione e sensibilizzazione, per le quali peraltro la società beneficerebbe di cospicui somme annue, indirizzata a coadiuvare il contribuente, e non punirlo o vessarlo, in questa attività che è di interesse collettivo, anche al fine di evitare lo spargimento dei rifiuti, atto assolutamente ingiustificabile, nelle campagne? Anche perché, quanto costa ritirare extra contrattualmente i rifiuti sparsi nelle campagne alla collettività? E quanto ne beneficerebbe la società, chiamata a svolgere una attività straordinaria?

11. E infine, Sindaco, “I piatti di plastica sporchi, oggetto del contendere, sono da inserire nei sacchetti della raccolta della plastica o dell’indifferenziato”?

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