Home Dal Territorio Alla Di Vittorio mostra, “25 Aprile 1 Maggio: Le radici della Repubblica fondata sul lavoro”

Alla Di Vittorio mostra, “25 Aprile 1 Maggio: Le radici della Repubblica fondata sul lavoro”

da Cosimo Saracino
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IMG_7010E’ stata presentata ieri sera, nella sede della Di Vittorio alla presenza del presidente Cosimo Faggiano e del socio Vincenzo Montanaro, la prossima iniziativa culturale che promuoverà i valori della Sinistra Italiana rintracciabili nelle giornate del 25 aprile e 1° Maggio.

Lunedì 25 Aprile l’Associazione Giuseppe Di Vittorio (in via Castello 20 a Mesagne), inaugura, alle ore 11.00, la mostra di disegni e canzoni dal titolo “Le radici della Repubblica fondata sul lavoro”.

La mostra – aperta al pubblico nei giorni festivi e prefestivi dalle 9.30 alle 12.30 – dalle 17.00 alle 20.30 e nei giorni lavorativi dalle 17.00 alle 20.30 -, è stata ideata e realizzata da Ala Bianca Group e dalIstituto Ernesto De Martino lo scorso anno in occasione del 70° anniversario dalla liberazione del Paese dal nazifascismo.

L’Ass. Di Vittorio ha voluto fortemente ospitare la mostra nella propria sede per ritessere i fili dellamostra 25 aprile memoria storica attraverso disegni e fumetti, opere di giovani ragazze e ragazzi, e canzoni della tradizione popolare della resistenza. Ad ogni canzone un disegno. Sarà possibile anche acquistare il cd-rom che raccoglie tutti i contenuti oggetto della mostra.

Dall’1 Maggio la mostra si arricchirà anche di una sezione dedicata a Giuseppe Di Vittorio, padre del sindacato libero e democratico; proprio in quella giornata sarà proiettato un documentario realizzato dalla Regione Lazio in collaborazione con la Regione Puglia sulla vita del sindacalista di Cerignola.

Per tutte le info è possibile contattare l’Associazione Di Vittorio sulla pagina Facebook o all’indirizzo email associazione.divittorio@virgilio.it.

Per Approfondire:

In occasione del 70° anniversario della liberazione la casa discografica Ala Bianca in collaborazione con l’Istituto Ernesto de Martino ha pubblicato su CD una raccolta di quaranta brani tratti dallo storico catalogo dei Dischi Del Sole, la prestigiosa collana che a partire dagli anni ’60 e ’70 ha fatto conoscere al pubblico italiano un vasto repertorio di musica popolare e pubblicato opere di una nuova generazione di autori ed interpreti di canti folk e di protesta. La raccolta è stata tratta dal repertorio di canti legati alla resistenza ed alla liberazione.

Contestualmente alla pubblicazione del CD Ala Bianca e l’Istituto Ernesto de Martino hanno bandito  un concorso dal titolo “70 ° LiberAzione – Disegniamo una Canzone” riservato a fumettisti e  illustratori compresi tra i 15 e i 35 anni d’età che sono stati invitati a partecipare con una loro tavola appositamente creata su una canzone loro assegnata dall’organizzazione. Le opere grafiche scelte dalla giuria presieduta da Sergio Staino hanno corredato  ogni canzone, e sono state  pubblicate nel booklet del CD ed esposte in mostre durante gli eventi di presentazione della raccolta.

Con “70° LiberAzione – Disegniamo una canzone” Ala Bianca Group e l’Istituto Ernesto De Martino hanno inteso così celebrare l’anniversario rinnovando la conoscenza di questo patrimonio culturale e musicale ed offrendo una nuova visione della liberazione attraverso lo sguardo inedito di una giovane generazione di artisti e creativi.

il concorso “70°LiberAzione – Disegniamo una Canzone” ha contribuito a dare voce ad  un repertorio storico e culturale  importantissimo come quello dei Dischi del Sole. Un repertorio che proprio per le sue caratteristiche non è sempre facilmente avvicinabile, e richiede spesso una chiave di lettura, un invito alla sua scoperta.  Aver cercato questa chiave di lettura attraverso il disegno e l’illustrazione di giovani autori che  si sono messi alla prova con canzoni scritte settant’anni fa e oltre, ha portato a incrociare le esperienze, a sovrapporre gli stili e le interpretazioni, a creare un insieme che nel suo piccolo rappresenta sia uno spaccato di cos’è oggi la memoria della resistenza sia uno stimolo a continuare a rileggere e reinventare la Liberazione ogni volta che il tempo trascorso la fa apparire piu’ lontana e avvolta dalla polvere del passato e della retorica. Il tutto condito dall’entusiasmo dei partecipanti e grazie al lavoro, non facile, della giuria presieduta da Sergio Staino  che ha dovuto scegliere  le immagini vincitrici oggetto della mostra. e tante tra quelle non scelte hanno comunque meritato l’apprezzamento dei giurati.

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