Tempo di ferie in tempi di crisi: come si relazionano questi due aspetti? Che voi partiate o no, non è questo che conta. Resta il fatto che c’è bisogno dell’impegno di ogni donatore di sangue.
Gli imprevisti e le urgenze sono sempre dietro l’angolo, incidenti stradali compresi. Rimandare la periodica donazione a dopo le vacanze non è proprio possibile: guai a farsi spaventare dal caldo o a farsi distrarre dai preparativi per il viaggio.
Quindi è tempo di donare!
Avis Mesagne vi ricorda che la solidarietà, cioè questo sentimento di fratellanza, di vicendevole aiuto, deve esprimersi maggiormente nel periodo estivo.
Il messaggio si potrebbe sintetizzare in due parole: dono e solidarietà.
In sintesi il donatore avisino è colui che si appella a quella semplice, chiara verità che giace nel fondo dell’animo di ogni uomo: la legge della vita umana, la legge dell’amore che è alla base dell’umana pacifica convivenza.
Il donatore dona volontariamente, in assenza di reciprocità, perché si sente parte attiva del corpo sociale a cui appartiene.
Chi dona il sangue migliora la qualità della propria vita; la donazione induce una disciplina nell’alimentazione, nei consumi, nei controlli sanitari e fa sentire migliori sotto il profilo psicologico.
Certi che la nostra Mesagne saprà confermarsi esempio di generosità anche in questa occasione, attingendo da quell’immenso serbatoio di solidarietà per il quale non si può che dire “grazie”.
Dunque prima di partire andiamo tutti a donare un po’ del nostro sangue, perché C’È PIÙ GIOIA NEL DONARE CHE NEL RICEVERE!
L’appuntamento con Avis Mesagne è per sabato 4 giugno dalle ore 18 nei pressi del nuovo Parco Cittadino (per l’esattezza in via Abruzzi), dove stazionerà l’autoemoteca dell’Avis Provinciale per accogliere tutti coloro che vorranno compiere questo gesto d’amore!
Di seguito i requisiti essenziali per poter effettuare tranquillamente la donazione: godere di buona salute, avere un’età compresa tra i 18 ed i 65 anni, peso corporeo minimo kg. 50, non aver assunto farmaci nei precedenti 5 giorni, oppure antibiotici nelle ultime 2 settimane.