Il fumo nero prodotto dalla sfiammata del Petrolchimico è arrivato sulla città di Mesagne. A causa della predisposizione geografica e dell’azione dei venti la situazione mesagnese risulta essere più compromessa addirittura della stessa città di Brindisi. I dati 2017 dell’Arpa sul PM10 pubblicati da QuiMesagne sono sempre più preoccupanti e nessuno ancora alza la voce per difendere la salute dei mesagnesi. La foto che vi proponiamo è stata scattata da via San Vito scalo (strada per Apani) e documenta la fiamma che si alza alta nel cielo dal Petrolchimico di Brindisi. La distanza in linea d’aria dal punto in cui è stata ripresa l’immagine è di circa 14 km. Si nota chiaramente una cortina di fumo nero che si alza, si apre a ventaglio e ricopre tutta Brindisi e Mesagne. Le conseguenze nocive e devastanti di questo fumo crediamo siano abbastanza chiare.
La sfiammata è iniziata intorno alle ore 12,45 di oggi (28 aprile). La torcia è rimasta accesa fino alle 13,45 circa. Sulla base di quanto previsto dal recente protocollo, Eni Versalis ha informato dell’accensione le autorità locali, fra cui la prefettura e il servizio di Protezione civile comunale, riferendo che la torcia nell’arco delle prossime 5 ore (quindi fino alle 18), dovrebbe accendersi e spegnersi in alternanza, a causa di lavori in corso. Sul posto si è recato il personale di Brindisi dell’Arpa Puglia, per i rilevamenti del caso. Verremo informati dell’eventuale pericolo?
Il video è di Adolfo De Vitti
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1 commento
Ovviamente si sta parlando di gente che ha scelto la via “mondana” al posto del colletto bianco che per quanto ne sia convinta… non ha a che fare con una popolazione di idioti: tra Mesagne, Brindisi e Lecce per il fastidio che da… se si ubriaca pure! Mi sa che chi fa i filtri in queste iniziative non è affatto preparato.
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