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Nel cielo pumbleo di Bari risplendono i colori gialloblu della città di Mesagne, il capitano Stefano Guarini alza la coppa e da il via ai festeggiamenti virtussini per la insperata vittoria del campionato U16 Silver 2018. Migliore epilogo di questo, non se lo sarebbe aspettato nessuno. Neanche il più ottimista degli ottimisti, specie dopo il girone di qualificazione conclusosi con 5 sconfitte in 6 gare. Musi lunghi, poca voglia di allenarsi e tanto malessere per la mancanza di risultati che nello sport segnano il solco inopinabile di ogni valutazione di merito. Eppure le qualità dei singoli c’erano, il gioco di squadra no, le vittorie sembravano chimere. Azzerato ogni malumore dopo una riunione in un freddo pomeriggio di fine dicembre, si è tornati a lavorare in palestra e con un pizzico di buona sorte è arrivata la vittoria di Casarano, la prima di 6 consecutive, che ha inaugurato il girone Silver. Da allora è tornato il buon umore e con esso la voglia di migliorarsi. La vittoria in finale di sabato, contro la temuta Happy Casa Brindisi, è stata solo la ciliegina sulla torta che ha certificato le potenzialità di un gruppo che ha risalito la china contro avversari più quotati.
La qualificazione ai quarti contro Virtus Bitonto, costruita in casa con la vittoria di 7 punti risalendo da un pesante -18 per poi reggere in 8 al ritorno difendendo su ogni pallone l’esiguo vantaggio contro un centinaio di tifosi che hanno sostenuto per tutti e 40 minuti i propri amici. Una finale conquista nel calore del pallone tensostatico di Casarano, vincendo di 14 una gara contro avversari agguerriti che pochi giorni prima avevano espugnato Mesagne di 4 punti. La finale di ieri è stata la vittoria di quel gruppo prima persosi e poi ritrovatosi gara dopo gara. Autori di questo trionfo non pronosticato a inizio stagione sono coach Maurizio Santoro, capace di trovare la quadratura della squadra in corso di stagione e il direttore sportivo Bruno Morobianco che fuori dal campo ha ricomposto tante asperità fino a raggiungere la pace sociale del gruppo, insistendo sulla continuità del lavoro in palestra oltre che a rimproverare gli ingiustificati assenti, davanti a tutta la squadra oppure singolarmente. La New Virtus ha vinto meritatamente la finale perché ha dominato una gara dal primo all’ultimo pallone, soprattutto con una difesa a uomo capace di concedere solo 6 punti nel primo quarto e 25 totali a fine terzo quarto. I gialloblu hanno sprecato tanto in attacco ma la forte difesa, dei singoli e di squadra, ha permesso di sopportate gli errori offensivi.
Il lento e progressivo aumento del vantaggio ha raggiunto a inizio quarto quarto anche il +22 ma il ritrovato orgoglio ha permesso di ridurre a 10 punti lo svantaggio finale. Da segnalare nella sezione marcatori, il solito Matteo Lacorte e Alberto Ruggiero, alla migliore prestazione della stagione. In due hanno realizzato 37 punti con Ruggiero particolarmente brillante a rimbalzo. Bene e attenta la regia del duo Ammirato e Zullo. Ottima la prestazione di Miccoli, tanto lavoro sporco che ha ridotto ai minimi termini il temuto avversario Serse. La società mesagnese è soddisfatta per aver conquistato il secondo titolo stagionale FIP e spera di poter ristabilire la parità degli spazi per gli allenamenti tenendo conto dei risultati conseguiti e del salto di categoria della prima squadra. La rosa dei vincitori è composta da Vanni Perrucci, Alberto Ruggiero, Davide Ammirato, Pietro Francesco Miccoli, Matteo Lacorte, Antonio Palma, Gianluigi De Leonardis, Alberto D’Amico, Federico Saponaro, Stefano Guarini, Riccardo Nisi, Gregory De Biasi, GianMarco Zullo, Matteo Parlangeli.
New Virtus Mesagne: Perrucci, Ruggiero 13, Ammirato 5, Miccoli 8, Lacorte 24, Palma, De Leonardis, D’Amico, Guarini, De Biasi 3, Zullo 8, Parlangeli. Allenatore Maurizio Santoro.
Happy Casa Brindisi: Valente 5, Serse 11, Aprile 5, Marinò, Guarino, De Salvo, Rosati, Vadacca 22, Giuri 8, Agresta. Allenatore: Massimo Caffarella.
Parziali: 15-6, 12-11, 13-8, 21-26.