Giugno, lo sappiamo, è un mese caldo, ma lo è sopratutto sotto l’aspetto fiscale : i contribuenti sono sotto assedio con Dichiarazione dei Redditi, IMU, TASI e, non ultimo, con le cartelle della spazzatura TARI. Sulla TARI alcune considerazioni.
Com’è noto, l’anno scorso i mesagnesi hanno inondato l’Ufficio Tributi di richieste di rimborso per recuperare, sulle pertinenze dell’abitazione, parte del tributo che il Comune aveva erroneamente calcolato sulla “quota variabile” nell’ultimo quadriennio.
DEI RIMBORSI ATTESI NON SI HANNO ANCORA NOTIZIE E NESSUN ACCANTONAMENTO IN BILANCIO E’ STATO PREVISTO SINO AD OGGI DALL’ENTE COMUNALE PER DARE AVVIO AI RIMBORSI A PARTIRE DAL 2014 E SINO A TUTTO IL 2017.
Quest’anno il Comune ha incaricato l’Agenzia della Riscossione per riscuotere il tributo, si è rimediato all’errore sulle pertinenze, ma si è aumentata del 23% la quota variabile sulle abitazioni, pertanto per molti contribuenti, invece di rimborsi ci saranno nuovi aumenti, della serie al danno si aggiunge la beffa.
La motivazione alla base di questo aumento è che si vuole costituire un “fondo” per scontare la TARI sino al 90% alle famiglie disagiate (ndr con un reddito ISEE inferiore a € 10.000 l’anno).
Per carità, lo scopo è nobile, ma la contestualità del provvedimento lascia alquanto sospetti perché, ancora una volta ad essere penalizzati sono i cittadini che pagano regolarmente le tasse, e questo non aiuta certo a ridurre il fenomeno dell’evasione fiscale. Va ricordato, infatti, che coloro che avevano pagato solo le prime rate della TARI 2017, compensando le ultime rate da pagare con il credito vantato per l’errato calcolo effettuato dal comune, sono stati parzialmente rimborsati; al contrario chi aveva già pagato in unica soluzione il tributo, è stato discriminato dovendo attendere chissà quanto tempo per ricevere il rimborso di quanto pagato in più.
Quando abbiamo iniziato a sperimentare la raccolta differenziata, Mesagne era considerato un Comune virtuoso, oggi siamo scivolati nella media regionale; basti guardare lo stato in cui versano le nostre periferie per rendersi conto che le cose non vanno secondo le attese!
Crediamo sia giunto il momento di fare una riflessione più profonda su tutta la questione, anche alla luce delle ultime direttive comunitarie orientate verso una gestione più sostenibile dei rifiuti.
Mesagne 25/06/2018
SPI/CGIL Mesagne
RLS Fnp Cisl Mesagne