Nota stampa del Consigliere comunale Carmine Dimastrodonato: “Sindaco, quante note, comunicati vi ho trasmesso e pubblicati a mezzo stampa e che successivamente vi ho anche notificato tramite il protocollo del Comune per portare alla vs conoscenza la situazione di degrado dei canali e delle vasche di laminazioni sia quella posta in c.da San Gervasio che in c.da Calderoni che attraversano il nostro territorio provato sulla pelle dei cittadini per le varie alluvioni subiti, senza avere nessuna risposta. La presente anch’essa sarà comunicata alla vs attenzione tramite il protocollo:
-In una nota Vi avevo anche indicato quale responsabile della Sicurezza, quale Responsabile di Protezione Civile e responsabile del Controllo del Territorio, e vi invitavo a considerare provvedimenti atti a scongiurare eventuali disastri che avrebbero potuto verificarsi sul territorio, e consideravo anche corresponsabili i suoi assessori di riferimento all’ambiente, all’ecologia, al controllo del territorio, e soprattutto di Protezione civile in quanto anche in presenza di denuncia riferite a pericolo di incendio sulla vasca di San Gervasio e la situazione di pericolo dovuto al crollo di parte del ponte e le barriere di protezione all’innesto del canale Pizzorusso con la vasca di laminazione in c.da Calderoni, nulla avevano fatto o programmato per evitare che potesse succedere l’irreparabile per un eventuale pericolo di INCENDIO e di Crollo.
-Con altra nota Vi avevo chiesto formalmente di capire di chi era la competenza per le manutenzioni, bonifiche, pulizie e sicurezza di dette opere compreso canali e vasche di laminazione, in quanto negli ultimi quindici anni le opere di grande beneficio a livello di Mitigazione del rischio idraulico che hanno scongiurato altre alluvioni, sono stati realizzati esclusivamente dal Comune di Mesagne con interventi finanziati con risorse FAS, e con interventi finanziati con le risorse P.O.R FERS Regione Puglia 2007 – 2013 in materia di difesa del Suolo.
-Questo in quanto i Cittadini stanchi di tale situazione potevano prendere contezza e capire chi devono denunciare in caso di problemi gravi, ed anche per richieste di eventuali danni a persone e cose.
-Tali risposte servivano anche ai cittadini per potersi difendere nelle sedi delle Commissioni Tributarie per i ricorsi contro Arneo per la richiesta del pagamento del tributo 630 anche senza aver eseguito alcuna opera di bonifica o manutenzione sul territorio mesagnese.
Come al solito l’Amministrazione di fronte a tali situazioni preferisce essere muta e non dare alcuna risposta, e questa cosa grave.
-Considerato che è vergognoso vedere che le opere di grande beneficio di Mitigazione del rischio idraulico, realizzati dal Comune di Mesagne, in materia di diesa del Suolo, siano completamente abbandonate senza nessun controllo, senza sicurezza e invasi anche di rifiuti speciali e spazzatura comune.
-Considerato quello che è successo lo scorso anno e mi riferisco all’incendio alla vasca di laminazione a San Gervasio compreso il canale Capece a monte ed a valle della stessa con all’interno gli alberi di ulivo di cui circa una metà in età secolare e di conseguenza protetti.
-Considerato il problema del canale Pizzorusso già comunicato lo scorso anno più o meno di questo periodo, ma che nulla è stato fatto o programmato soprattutto per la situazione di pericolo dovuto al crollo di parte del ponte e le barriere di protezione all’innesto del canale con la vasca di laminazione, di cui oggi la situazione è peggiorata in quanto il ponte si è ribaltato ed il terreno circostante sta continuando a franare inghiottendo le barriere di protezione.
-Considerato che è in esecuzione il IV stralcio Funzionale per la sistemazione idraulica del Canale Galina Capece, che mi sono attentamente studiato, il capitolo degli interventi per la risoluzione delle interferenze presenta che nell’area oggetto di intervento insiste una zona piantumata ad oliveto con 108 alberature di cui 49 presentano carattere di monumentalità e quindi suscettibili di “Tutela e valorizzazione del paesaggio degli ulivi monumentali della Puglia. Come si evince dalle foto che saranno allegate al presente comunicato gli alberi di ulivo compresi quelli monumentali con l’incendio dello scorso anno hanno subito danni irreversibili e pochissimi saranno quelli che possono essere trapiantati e certamente non in questo periodo.
Sindaco ve l’ho chiesto con altra nota chi doveva pagare gli eventuali danni, dovuti all’incendio, se dovesse essere l’Amministrazione, che risulta proprietaria dell’area o il Consorzio dell’Arneo che avrebbe dovuto eseguire le opere di manutenzioni o bonifiche per mantenere l’area efficientemente in sicurezza, ma ciò nonostante le innumerevoli denunce fate finta di non sentire.
-Credo che i cittadini mesagnesi questa volta meritano una risposta.
Sull’argomento riguardante l’esecuzione del IV stralcio ci ritornerò in modo più approfondito perché sarà collegato al problema dell’Arneo prossimo argomento in discussione in quanto si è creato un Comitato Cittadino a difesa del territorio contro Arneo, e daremo quanto prima l’ufficialità dello stesso, perché adesso siamo pronti a comunicare e trasmettere tutti i fascicoli riguardanti tali situazioni a tutte le Istituzioni compreso Sua Eccellenza il Sig. Prefetto ed alla Ecc.ma Procura della Repubblica c/o il Tribunale di Brindisi.