Home Politica ARESTA (M5S): “IL BARATTO DELLE POLTRONE, DIVANO IN STILE A TRE POSTI CON TAVOLINO”

ARESTA (M5S): “IL BARATTO DELLE POLTRONE, DIVANO IN STILE A TRE POSTI CON TAVOLINO”

da Cosimo Saracino
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COMUNICATO STAMPA: Professionisti della poltrona pronti a mostrare il peggio e a trasformarsi in professionisti della “promessa di rinnovamento”, rigorosamente prima delle elezioni.

Dopo essersi spartiti per anni le sorti della città, a pochi mesi dalle elezioni amministrative in tanti sono pronti a rimangiarsi tutto e sparare incredibili promesse, che puntualmente disattenderanno quando raggiungeranno il loro vero obiettivo. Nel più “assordante silenzio” si scatenano da tutte le parti. Le sinistre, le destre, le civiche dai simboli e con “belle facce” da affiancare ai vecchi partiti con il consueto espediente acchiappavoti tragico e alquanto ridicolo. C’è chi vocifera di oltre venti liste già sul nastro di partenza in una – tutto sommato – piccola città.

Che credibilità ha questa gente? Si continua a preferire la via più facile, quella del baratto delle poltrone in cambio dei consensi, delle “accozzaglie rastrella-voti e parentele”, perdendo di vista lo stato in cui versa la Città, che è ormai in agonia da diversi anni e a cui la recente Amministrazione, anche per via dei frequenti rimpasti, ha dato il colpo di grazia. Se questi stessi attori protagonisti di un film oramai andato in onda a più puntate, che oggi sbandierano ai quattro venti la promessa di una “Mesagne rinnovata”, erano davvero degli attori della rinascita della città perché non l’hanno fatto quando questa la governavano? Promesse per poltrone.

Clamorose ammucchiate e anche dinosauri che hanno fatto della politica la loro professione, ma senza dimostrare professionalità. Davvero possiamo fidarci ancora di queste persone che oggi ti dicono una cosa ma che sappiamo già domani ne faranno un’altra? Promesse per poltrone. Il popolo mesagnese merita rispetto.

Il Movimento 5 Stelle non porta in dote promesse, ma una visione di città a misura di cittadino. Da più parti veniamo contattati in queste ore perché pare sia di moda “la corsa al candidato o alla candidata” a ricoprire la carica di Sindaco, anziché studiare i programmi: tanto poi il resto si vedrà. Cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia! Qualcuno non abbia allora di che meravigliarsi se rispondiamo che è necessario arrivare alle competizioni amministrative con un percorso che preveda un lavoro sul territorio fatto di incontri con le categorie, mondo del sociale, e non improvvisandosi come accade in questi casi. Questo vuole anche dire che dove non siamo pronti è inutile presentare liste a ogni costo. Quale Gruppo locale facente riferimento al Movimento 5 Stelle pensiamo sia perciò più utile “dare voce” ai cittadini: la voce che in fondo porteremo in un programma, cioè il nostro potenziale patto con la Città.

Troppo spesso leggiamo di altisonanti designati candidati Sindaco, ora apprendiamo addirittura dei preposti “vicesindaco”, senza che non se ne apprezzino ancor prima i piani di quel tanto vituperato “cambiamento”, che a dirla tutta cambiamento non lo è. Sappiamo che i cittadini non possono essere lasciati soli; che si possono creare opportunità concrete se si ha la volontà politica di farlo; che alle numerose realtà produttive va semplificata la vita; che occorre dare un piano di sviluppo sostenibile; che spendere per la pianificazione urbanistica è un investimento; che il verde pubblico non è un costo ma un generatore di ricchezza; sappiamo soprattutto che nessuno deve rimanere indietro. Proprio perché siamo consapevoli di tutto quello che è urgente fare, pensiamo di poter puntare dapprima a un progetto per la città e successivamente a una squadra che quel disegno lo sostenga e che conoscerete prima del voto. Alcuni li avete già conosciuti ma ce ne sono tanti altri pronti a dare battaglia. Ai cittadini chiediamo di partecipare alle tante occasioni proposte, di collaborare.

Il popolo mesagnese è stato ancora una volta beffato, ma fortunatamente l’epoca delle promesse, della politica fatta di soliti giochini da osteria, del tempo in cui i politici possono pronunciare qualsiasi cosa e poi permettersi di fare l’opposto è finalmente tramontato. Adesso c’è spazio solo per chi ha la libertà di dire le cose come stanno, senza la memoria corta. È il momento di pensare veramente in grande. Noi questa città l’amiamo.

Giovanni Luca Aresta

Movimento 5 Stelle

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