Abbiamo deciso di incontrarci “all’aperto” nelle campagne perché proprio questi sono i primi luoghi ad essere deturpati dall’uomo.
In questa occasione proveremo a toccare con mano uno dei problemi che più affligge da tempo il nostro territorio: l’abbandono indiscriminato dei rifiuti.
Un problema che sta trasformando in discarica una delle risorse culturali ed economiche più importanti delle nostre comunità.
La situazione in cui versano le campagne intorno a Mesagne è giunta ad un punto critico.
Tale situazione rappresenta solo la punta dell’iceberg di un fenomeno che negli ultimi tempi presenta dimensioni sempre più preoccupanti e che sta spostando le sue conseguenze anche sul piano economico, sociale, ambientale e sanitario. Un fenomeno divenuto inaccettabile in uno Stato di diritto che si dice democratico.
I singoli cittadini sono impotenti di fronte a tali problemi, soprattutto se consideriamo ad esempio l’abbandono dei rifiuti speciali come l’amianto, ma anche la plastica, i materiali edili di risulta, i sanitari, le parti d’auto, i rifiuti domestici indifferenziati, ecc.
Laddove i singoli non hanno i mezzi per risolvere un problema, la comunità intera deve farsene carico. Nella nostra esperienza di gruppo volontario di raccolta rifiuti ci siamo spesso dovuti arrendere di fronte alla quantità, alla diffusione e alla tipologia dei rifiuti abbandonati da rimuovere.
Preso atto della perdurante assenza di una prospettiva condivisa di intervento, auspichiamo che questo incontro possa porre le basi di una nuova strategia che abbia la capacità di guardare al breve, al medio e al lungo periodo.
Per questo chiediamo un incontro nel quale il tema della tutela dell’ambiente rappresenti il motivo per unire le energie di tutta la comunità verso il fine comune della preservazione di un bene, il nostro territorio, che abbiamo ereditato e che lasceremo in eredità alle generazioni che verranno.