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Una dichiarazione della segreteria del PD sul caso Dimastrodonato

da Cosimo Saracino
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Nel confronto tra i candidati Sindaco della città di Mesagne che si è svolto nella serata di ieri, Carmine Dimastrodonato ha dichiarato che il Pd gli avrebbe chiesto una candidatura alla carica di primo cittadino. La notizia, lo diciamo senza timore di essere smentiti, è priva di ogni fondamento e probabilmente Carmine Dimastrodonato intendeva riferirsi ad altro. Infatti, nei confronti che abbiamo avviato subito dopo lo scioglimento del consiglio comunale, abbiamo incontrato Dimastrodonato in quanto riferimento della lista civica “Mesagne Moderata” per valutare la possibilità che questo movimento entrasse a far parte di un’area di centrosinistra composta da forze civiche e politiche, aperta a più sensibilità, che stessero dentro una cornice di valori ed idee condivisi. Il confronto cordiale ma franco si è interrotto dopo pochi minuti, quando Carmine Dimastrodonato ha chiarito che era intenzionato a lavorare, insieme ad altri soggetti, alla costruzione di una coalizione di centrodestra. Mai in questo passaggio abbiamo parlato con Carmine Dimastrodonato di una sua o di qualsiasi altra candidatura a Sindaco.
Ai censori della coalizione “Insitonia”, che in queste ore utilizzano una dichiarazione fallace per gettare fango e screditare il lavoro fatto per riproporre alla città un centrosinistra, vorremmo chiedere invece a cosa si riferisse Dimastrodonato quando, nell’ambito dello stesso confronto, ha dichiarato che il loro candidato Sindaco gli ha offerto di tutto pur di tirarlo dentro quello che definisce il suo “piccolo grande esercito”. Siccome la risposta la immaginiamo, tanto noi quanto i cittadini che hanno assistito al confronto, passiamo oltre e ci limitiamo a ricordare, soprattutto a chi fra questi nella sua precedente vita politica era sempre più a sinistra di qualcun altro, che noti esponenti della destra mesagnese compongono le loro liste; che a fare il patto con la destra è stato il loro candidato sindaco, il quale poi finge indignazione per le presunte politiche di destra del PD, bramato alleato fino a poche settimane fa. Probabilmente da molto fastidio l’idea che il centrosinistra si riorganizzi e che si presenti alla città con un gruppo dirigente rinnovato, nonostante il lavorio di Matarrelli e di altri esponenti della sua coalizione per affossarlo, chiamando civismo una malattia della politica meglio nota come trasformismo.

La segreteria del PD di Mesagne.

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