Mesagne Bene Comune, soggetto collettivo culturale,sociale e politico intende lasciare un contributo sulle imminenti elezioni amministrative a Mesagne.
La scelta politica di non prendere parte alla consultazione elettorale deriva da una valutazione critica del complessivo panorama politico e partitico mesagnese.
Trasformismo, personalismo e clientelismo elettorale sono gli ingredienti che stanno caratterizzando la competizione elettorale, espressione, tranne qualche rara eccezione, di un quadro politico immutato ventennale.
Basterebbe soffermarsi, confrontando le precedenti amministrative, sui cambi di casacca politica dei vari candidati, sulle disquisizioni personalistiche – espressione di rancori partitici – e sulle modalità di ricerca del consenso- ottenere il voto del Cittadino Mesagnese dietro promessa di favori o prospettive di lavoro.
Abbiamo ricevuto critiche su questa scelta perché il “Comune Pensiero” politico locale ritiene che “è facile criticare, ergersi su un piedistallo e non assumersi la responsabilità di “partecipare” per uno schieramento o l’altro” come se candidarsi o partecipare con una lista dentro uno schieramento fosse o sia l’unica espressione per “scendere o salire in politica” o”fare politica”.
Mesagne Bene Comune ritiene che l’azione politica sul territorio sia complessa e complessiva e si possa tradurre in percorsi attivi sociali, culturali ed ambientali che abbiano la finalità (dimensione politica) di sensibilizzare la comunità locale e porre in evidenza criticità del territorio urbano. Con questa finalità ha avviato un percorso collettivo con la nascita del laboratorio “Alveare”.
Mbc, comunque non disconoscendo la possibilità politica di partecipare anche alle consultazioni elettorali con una propria lista, ha intrapreso un confronto con gruppi politici, la “M” in particolare, con i quali vi erano state convergenze su tematiche politiche territoriali, anche al fine di verificare un’eventuale formazione unica elettorale, autonoma – unica condizione posta da Mbc – rispetto ad altri schieramenti politici.
L’analisi politica di Mbc rispetto alle consultazioni elettorali prossime del 26 maggio è critica e negativa perché i programmi elettorali delle coalizioni in campo, eccetto qualche punto novativo programmatico, non manifestano nessun nuovo Modello di Città, evidentemente perché gran parte delle forze politiche in competizione sono espressione di un immutato, più che ventennale, quadro politico di gestione del Bene Pubblico Mesagnese.
Mbc ritiene che il potere di amministrare un Comune debba essere espressione e testimonianza di una Frontiera Democratica dal basso che si opponga alla logica capitalistica che ha plasmato e plasma tutt’ora lo spazio ed il tempo urbano.
Il potere politico ed economico-finanziario nazionale e sovranazionale, permeato dalla manus liberista, ha prodotto modelli di consumo e di produzione legittimando un uso-valore capitalista del territorio (Tav e Tap).
Lo spazio ed il tempo di vita del cittadino locale assume valore se inserito nelle dinamiche di produzione e consumo (centri commerciali e cliniche sanitarie private) e di controllo (Cie, centri di identificazione ed espulsione).
Frontiera Democratica perché l’amministrazione comunale è la diretta portatrice delle condizioni di vita dei cittadini sul territorio rispetto alle dinamiche della globalizzazione che tendono a dissolvere il senso di appartenenza territoriale ad una Città.
In questa visione politica Mesagne Bene Comune intende proporre ai cittadini di Mesagne una base programmatica di amministrazione del Bene Pubblico della città di Mesagne su questi temi principali:
-
La città di Mesagne deve essere nominata come Borgo Urbano Antifascista (modifica art.1 statuto di Mesagne);
-
La città di Mesagne deve dichiarasi contraria alla Tap (ed a tutte quelle logiche produttive di sfruttamento del territorio), nonché unirsi con altri Comuni contro i centri industriali (Ilva e Petrolchimico, Centrale a carbone Enel) impattanti sulla salute dei cittadini chiedendo politicamente la chiusura o riconversione.
-
La città di Mesagne diventa consumo del suolo “0”: 1^ delibera nuovo consiglio approvazione PUG conforme al PPTR.
-
Monitoraggio proprietà comunali immobiliari urbane ed agricole: 1)Fondi Europei sia per interventi di valorizzazione e risanamento degli immobili che per la realizzazione di centri culturali, centri di aggregazione sociale, strutture sportive e/o ricreative e centri polifunzionali per l’erogazione di servizi di integrazione sociale (persone con disabilità immigrati ed anziani) e lavorativa; 2) Fondi Europei per favorire il recupero agricolo, rurale ed ambientale del territorio comunale;
-
Istituzione (Servizi Sociali) di uno Sportello Sociale finalizzato al monitoraggio delle marginalità sociali (povertà, devianza e immigrati) cittadine ed immigrate al fine del reinserimento sociale ed civico (Finanziamenti europei per la progettazione sociale);
-
Creazione del Mercato Agricolo Comune per rivalorizzare i prodotti tipici locali (attraverso Fondo Europeo Agricolo per lo sviluppo rurale);
-
Mesagne città Verde: 1) monitoraggio siti discariche abusive e rifiuti in agro comunale: bando comunale contributi (fondi europei) per rimozione siti amianto e rifiuti speciali; 2) impianti energie rinnovabili su edifici pubblici e privati (incentivi riduzioni tasse comunali).
-
Creazione Mercato del Commercio, con pubblicazione di bandi per erogazione contributi (con fondi europei) per sostenere l’avvio di attività commerciali ed anche per favorire l’occupazione lavorativa mediante benefici agli imprenditori che assumono (riduzione tributi locali nei confronti dell’imprenditore che dovesse assumere a tempo indeterminato).