La repressione da parte del Governo israeliano in danno dei cittadini palestinesi nei territori occupati di Cisgiordania e di Gaza è diventata sempre più brutale gli ultimi tempi. Pulizia etnica, confisca di terre, demolizione di case, occupazione militare, bombardamenti su Gaza e violazioni del diritto internazionale. Turba profondamente anche il fatto che quanti criticano le brutali politiche israeliane vengano spesso fatti oggetto di attacchi per limitare la loro libertà di parola come si e’ visto con la campagna di boicottaggio BDS. Sembra di rivivere gli anni dll’apartheid sudafricana.
Sorprende quindi leggere le dichiarazioni del presidente della Giunta Regionale di Puglia, Michele Emiliano, che sottolineando come Israele sia “una delle potenze economiche più importanti del Mediterraneo e del Medio Oriente, quindi un partner importante”, tralasci di vedere le gravi violazioni dei diritti umani che si verificano in quel Paese. E ciò per la prospettiva di un incremento di arrivi di turisti israeliani nella nostra regione e dell’utilizzo delle tecnologie prodotte in Israele per il trattamento dei rifiuti, nell’utilizzo dell’acqua e nel riutilizzo dei reflui depurati dimenticando che proprio dell’acqua sono privati dal Governo israeliano ampi settori del popolo palestinese, tenuto in una sorta di prigione a cielo aperto.
“Auspichiamo che l’agenzia spaziale israeliana – ha ancora dichiarato il Presidente Emiliano – prenda in considerazione di utilizzare il distretto dell’aerospazio della Puglia, che presto nell’aeroporto di Grottaglie (Ta) avrà il primo spazioporto europeo”, e ciò in aperto sostegno all’economia militare spaziale di un paese che ha violato numero risoluzioni dell’ONU.
Chiediamo pertanto al Presidente Emiliano e a tutti i rappresentanti istituzionali della Regione Puglia di non dimenticare i crimini che quotidianamente si commettono ai danni del popolo Pastinese e la cultura di pace e di giustizia propria della nostra storia regionale incompatibile con quanto avviene in Palestina. Continuiamo a sostenere la necessità di campagne di boicottaggio economico dei prodotti israeliani come segno di solidarietà con i palestinesi e per contribuire a inaugurare un’era di libertà e di giustizia in quel’area.. Comitato di Solidarieta’ con il Popolo Palestinese