Mai come quest’anno l’emergenza sangue sembra non finire mai. Che accade? Negli anni passati l’emergenza era relegata solo al periodo estivo per poi coinvolgere anche i mesi di aprile, maggio, giugno; ora persino l’autunno viaggia col segno negativo e il motivo principale è che, nonostante i continui appelli da parte delle ASL e il grido d’allarme delle associazioni, i donatori diminuiscono, invecchiano e i giovani non assicurano il necessario ricambio. Perché? Perché sono in fase di evoluzione i valori fondamentali della solidarietà, della gratuità, del fare del bene incondizionato, del volontariato solidale, di coscienza civica, lasciandoci guidare solo dal bene personale, dall’indifferenza o dall’emotività del momento in caso la necessità riguarda la propria famiglia, l’amico o in occasione di grandi catastrofi.
Non riusciamo ad essere lucidi, razionali guardando un po’ più in là del proprio naso e capire che se un intervento chirurgico programmato viene rinviato a data da destinarsi è perché non c’è sangue; se abbiamo un amico, parente, conoscente talassemico e lo vediamo sempre più stanco è perché non ha a disposizione una sacca di sangue che lo rigeneri. Esiste la solidarietà fra le regioni ma anche questa viene meno per disparità di comportamenti virtuosi. Noi cittadini del Sud siamo in ritardo anche in questo non riuscendo a garantirci l’autosufficienza. Non facciamolo solo per gli altri ma soprattutto per noi stessi perché gli altri in difficoltà potremmo essere noi. Aprite il cuore, dedicate 10 minuti del Vs tempo e veniteci a trovare domenica 29 p.v. dalle 8.00 alle 12.00 c/o il Centro di Raccolta Fisso dell’Ospedale di Mesagne. Ricordiamo inoltre che donare il sangue è anche prevenzione per il proprio stato di salute. Per donare non è necessario presentarsi a digiuno, ma si può fare una leggera colazione a base di caffè/the con qualche biscotto secco o fetta biscottata. Non assumere latte e derivati che lo contengono. La buona colazione te la offriamo noi. Non dimenticate di passare parola.