Nell’intera giornata dell’11 ottobre 2019, presso il Grand Hotel Masseria Santa Lucia, in località marina di Ostuni, si terrà l’evento formativo ECM “Salute e Migrazione: curare e prendersi cura” promosso dal Centro di Salute Mentale della Asl Brindisi. Responsabili scientifici Dr. Francesco Colizzi e Dr. Francesco Paolo Aureli.
Il corso è organizzato in collaborazione con l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e Sanità di Frontiera, il progetto nato nel 2016 per la formazione di medici, paramedici e degli operatori sanitari che si occupano di immigrazione. Oltre alla componente formativa, il progetto Sanità di Frontiera, diretto da Francesco Paolo Aureli, ha l’obiettivo di mettere in rete i vari stakeholder che si occupano d’immigrazione sul territorio nazionale ed europeo. L’evento prevede interventi di esperti e professionisti che affronteranno il rapporto tra salute e immigrazione sotto diversi aspetti: per poter operare in maniera adeguata nell’ambito della salute dei migranti è necessario acquisire conoscenze sul fenomeno migratorio nel suo insieme, imparare a comprenderne la complessità e i bisogni di salute, nonché le necessità specifiche di assistenza al fine di costruire un terreno comune di comprensione e scambio tra i numerosi servizi interessati. Dopo una prima edizione, realizzata nel 2016 a Lampedusa con Pietro Bartolo, Sanità di Frontiera ha già svolto 7 edizioni del corso residenziale (oltre ad una versione FAD gratuita erogata dalla piattaforma di FNOMCEO), in collaborazione con Centro Astalli, Croce Rossa, UNHCR, MSF, Save the Children, OIM, ASL Roma 1.
In occasione del terzo Festival della Cooperazione Internazionale, che si svolgerà ad Ostuni dal 7 al 13 ottobre con il coordinamento del Dr. Francesco Colizzi (Direttore del Centro di Salute Mentale), la ASL BR presenta un’edizione speciale del corso: il programma, articolato su una giornata, intende offrire un’apertura sulle attuali dinamiche migratorie in Europa e in Italia, approfondire le questioni legali alla luce della nuova normativa nazionale, per poi concentrarsi sugli aspetti più strettamente legati alla salute dei migranti: sia quella fisica che quella mentale, troppo spesso trascurata e tuttavia di cruciale importanza per persone spesso vittime di traumi e ferite “invisibili”.
L’evento formativo è aperto a n. 100 partecipanti con ECM (n. 11 crediti formativi) e n. 30 uditori, appartenenti a tutte le professioni sanitarie. La giornata terminerà con un momento di interazione tra partecipanti e docenti al fine di creare una rete virtuosa di scambio di pratiche e di reciproco e qualificato supporto. Diverse idee di collaborazione si sono già fatte strada e si intravedono scenari di nuove possibili fruttuose esperienze comuni. Sul sito aziendale tutte le informazioni utili.