Home Politica “Questione” generale Messe: sono necessarie informazione, chiarezza, ricerca – di Cosimo Greco

“Questione” generale Messe: sono necessarie informazione, chiarezza, ricerca – di Cosimo Greco

da Cosimo Saracino
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Non è ancora dato sapere ufficialmente da chi è composto il cosiddetto comitato “scientifico” (le virgolette non sono mie) incaricato di … che cosa?

# Esiste un atto ufficiale di nomina? Se si, perché non pubblicarlo? A quale data risale?
# Con quali criteri sono stati nominati i componenti di tale comitato?
# I componenti sono accademici – ricercatori, associati, ordinari – specialisti del settore? Sono altro?
# Nei casi complessi una commissione di studio deve essere equilibrata: è stato tenuto presente questo criterio?
# Quali sono i compiti assegnati al comitato “scientifico”? Cosa gli si è chiesto (o cosa gli si chiede)?
# Il comitato “scientifico” ha avuto l’incarico di indagare solo il Messe militare?
# Il Messe militare è stato in parte già indagato, vedasi convegno tenuto a Mesagne nel 2000. Nota personale: detto convegno a me è sembrato apologetico; è noto inoltre che sugli atti del convegno non sono stati riportati (censurati?) interventi “critici” seppur pubblicamente esplicitati.
# Resta carente – se non reticente – la ricerca coprente l’arco temporale 1943/47.
# Tutta da condurre e da sviluppare la ricerca relativa al ventennio successivo al 1947.

Sembra che l’Amministrazione comunale (AC) sia orientata a realizzare un monumento in luogo pubblico da intitolare al Messe. Tutto ciò “a prescindere”: a prescindere dalla incompletezza e dalla polarizzazione delle attuali ricerche sul generale; a prescindere dai pareri contrari; a prescindere da una precedente delibera dell’AC che chiudeva la faccenda disponendo che il busto bronzeo del generale fosse collocato all’interno della Biblioteca comunale (ma sarebbe stato più opportuno l’interno di un sito militare); a prescindere dal fatto che una futura AC potrebbe rimuovere il manufatto.

Mentre sproloquiamo sul monumento al Messe, dimentichiamo i poveri cristi che hanno perso la vita o parte della propria vita per la Patria, combattendo nelle varie Armi o nel Partigianato nazionale o internazionale. Dimentichiamo i morti nell’inferno russo, inferno da cui il Nostro è invece tornato su sua richiesta.
E che dire dei morti di mafia? Solo un esempio: nel mese di marzo di quest’anno, l’AC di Rivoli (TO) ha intitolato un largo con giardino alla povera mesagnese MARCELLA DI LEVRANO, assassinata il 5 aprile del 1990 dalla SCU. Capite? A Rivoli (a Rivoli!) deliberano su queste cose e su queste persone, a Mesagne sproloquiamo sul generale Messe.

Cosimo Greco.
Torino, 17/12/2019

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