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I Folletti stanno tornando – di Ludovico Ruggiero

da Cosimo Saracino
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I Pixies, capitanati dal carismatico Frank Black, si esibiranno a Lecce in piazza Libertini sabato 29 Agosto, nell’ambito del Sei_Sud Est indipendente festival. “Ludoví, questa volta non credo che mancherai, Cesare e gli altri stanno portando i Pixies a Lecce!” Con questo breve messaggio agli inizi di dicembre mia sorella mi ha, praticamente: sconvolto l’esistenza, riempito di ansia, caricato di adrenalina e causato un lieve tic che si manifesta a intermittenza sotto forma di sorrisetto nervoso. “Stati di agitazione”, direbbe il buon Giovanni Lindo. Gioia all’ennesima potenza, dico io.
I Pixies tornano a suonare in Italia e, il 29 agosto, faranno tappa a Lecce nell’ambito della quattordicesima edizione del SEI_Sud Est Indipendente, festival targato CoolClub in collaborazione con Locus Festival e DNA concerti.
Ascolto i Pixies da quando ero adolescente e sono la mia band preferita, più dei Red hot, dei Nirvana e dei CCCP messi insieme. Non c’è alcun dubbio infatti, che i folletti di Boston siano stati uno dei gruppi più influenti della storia del rock (e se lo dice un certo David Bowie, ci possiamo anche credere!). Lo stesso Kurt Cobain ha più volte dichiarato pubblicamente di essersi ispirato, nel creare musica per i Nirvana, al quartetto statunitense.
I Pixies si formano nel 1986 quando il cantante Black Francis e il chitarrista Joey Santiago decidono di mollare gli studi e di mettere su una band.
Annoverano nel gruppo il batterista David Lovering e la dirompente bassista Kim Deal (successivamente fondatrice, assieme alla sorella Kelly, dei The Breeders). Dopo il primo Ep, Come on Pilgrim, che risulta all’ascolto ancora un po’ aspro, il successo arriva nel 1988 con l’album Surfer Rosa prodotto da Steve Albini, guru dei produttori rock, e pubblicato dall’etichetta indipendente inglese 4AD. Il disco è un mix di rock alternativo, di garage e di noise, di riff travolgenti, di chitarre distorte, di voci strillate, volutamente stonate e taglienti. Un nuovo modo di concepire la musica. Un nuovo modo di interpretare la vita, che stravolge e seppellisce tutto ciò che ci aveva fatto sognare e muovere il culo fino a quel momento. Surfer Rosa è un concentrato di elettricità che tocca il sublime con Where Is my mind?, pezzo che funge da colonna sonora a Fight Club, film cult del 1999 con Brad Pitt ed Edward Norton.
Nel 1989 esce il secondo album, Doolittle, che conferma quanto di buono fatto dalla band col lavoro precedente. Con questa opera, Frank e soci, raggiungono l’apice del successo.
Nel 2003, un sondaggio tra i lettori della rivista musicale britannica NME, l’ha classificato come il secondo miglior album di tutti i tempi. Nel novembre del 2003, la rivista statunitense Rolling Stone, ha inserito l’album al 266º posto nella lista dei 500 migliori album di sempre.


I brani contenuti sono un susseguirsi di cambi di genere e di emozioni: dal punk sfrenato di Tame, Mr. Grieves e Crackity Jones alle dolci ballate rock Here Comes Your Man, Monckey Gone to Heaven e della bellissima Hey! per terminare con la sensualissima e darkeggiante Gouge Away. Doolittle rappresenta quindi l’apogeo per i quattro di Boston, dopo di esso poca, pochissima roba. Con Bossanova (uscito nel 1990) ha inizio infatti la parabola discendente per i ragazzi capeggiati da Francis Black. I brani Cecilia Ann, Rock Music, Allison, All Over the World, ricompensano in parte l’aspettativa che si può avere verso uno dei gruppi più irriverenti e allo stesso tempo più articolati del panorama musicale post-punk. Stesso discorso, se non peggio, per Trompe le Monde (1991), album con poche idee ma ben confuse, che segna la fine del progetto e lo scioglimento del quartetto. Rumors che aleggiano intorno al gruppo narrano di continui litigi tra la bassista Kim Deal e il frontman Black Francis, litigi che alla fine hanno portato alla rottura del gruppo ed a intraprendere carriere separate: Frank Black da solista e Kim Deal come leader della formazione quasi tutta al femminile The Breeders.
Dobbiamo attendere il 2004 per vederli di nuovo insieme in un tour  che toccherà le più grandi città del mondo. Nel 2013 Kim Deal abbandona definitivamente il gruppo e viene sostituita, dopo svariati tentativi, dalla bassista Paz Lenchantin (ex A Perfect Circle).
Nel 2014, a più di vent’anni dall’uscita del loro primo successo Surfer Rosa, i Pixies pubblicano Indie Cindy e, successivamente, nel 2016 danno alla luce Head Carrier, fino ad arrivare a Beneath the Eyrie, uscito lo scorso anno. Dischi, questi ultimi, di un certo spessore ma sicuramente non paragonabili ai capolavori degli anni ’90, quando i Pixies hanno rivoluzionato la musica indipendente e sono saliti, prepotentemente e in solitaria, sull’olimpo della musica rock!

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www.seifestival.it

 

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Ludovico Ruggiero

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