La didattica a distanza nella nostra città è partita per diversi istituti scolastici e sta dando i primi frutti. Purtroppo, però, a causa del digital divide non tutte le famiglie riescono ad essere on line. Non tutti hanno connessione, non tutti hanno un computer o non tutti ne hanno abbastanza. Una famiglia con due o tre figli in età scolare e due genitori in smart working non è detto che abbia un pc a testa. È di queste ore la notizia dell’attivazione di un monitoraggio attivato dal Ministro della Pubblica Istruzione negli istituti scolastici per verificare se ci sono famiglie in difficoltà. Prima di questa iniziativa a Mesagne era nata una forma di solidarietà tra insegnanti, liberi professionisti e famiglie. Chi aveva in casa un computer in più lo ha donato a chi ne era sprovvisto mettendo a disposizione la tecnologia necessaria per iniziare un percorso di didattica. Adesso saranno le scuole a reperire gli strumenti (ci sarebbero tanti tablet conservati con cura negli armadi delle segreterie) per aiutare i ragazzi in questo momento di emergenza.
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