(di Giada Vetrugno) – È incredibile la magia del teatro che ci fa sentire vicini anche in questi giorni che stiamo lontani. Non possiamo andare a teatro? E allora portiamolo in casa! Montiamo un palcoscenico tra le nostre quattro mura domestiche ed appendiamo un cartello con su scritto “qui si fa teatro”.
Li Satiri, infatti, non rinunciano ai loro appuntamenti, non c’è virus che possa fermarli!
Dopo aver aperto la rassegna teatrale mesagnese “Ogni giovedì salvo eccezioni” con “I canti di Penelope” andati in scena il 27 febbraio scorso, questa volta hanno deciso di ritornare al loro esordio con due commedie in vernacolo ideate e scritte come sempre da Catone Tersonio, alias Antonio Cortese.
Gli appuntamenti settimanali tramite piattaforma digitale divengono una scusa per prendere una boccata d’aria virtuale e per assaporare un po’ di teatro.
La passione, la dedizione e l’impegno profuso, sono i motivi principali che accomunano ogni componente de Li Satiri dal lontano 2004. Ed anche se la compagnia teatrale mesagnese avrebbe voluto festeggiare in questi giorni il suo sedicesimo anno di attività, senza perdersi d’animo, ha deciso di continuare a lavorare per il proprio pubblico anche da casa.
Ed è proprio il donare a se stessi ed agli altri un po’ di risate ed un po’ di allegria, che invoglia l’associazione a non interrompere la propria attività, ma al contrario ad incentivarla con frequenti incontri virtuali per ritornare al più presto sul palcoscenico tra la gente.
Per questo Li Satiri annunciano i loro lavori in corso con “Diu veti e pruvveti” e “Nnu maritu a cambiali” che verranno proposte non appena verrà ripristinata l’attività teatrale con una grande festa di pubblico, di risate e di applausi.
Intanto mentre continuiamo a gridare che #andràtuttobene, voi rimanete a casa che al teatro ci pensano Li Satiri! Buona e serena Pasqua a Tutti!
308