Home Attualità Partita la prima Usca. Prosegue l’analisi dei tamponi per operatori sanitari

Partita la prima Usca. Prosegue l’analisi dei tamponi per operatori sanitari

da Cosimo Saracino
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Partita oggi a Ceglie Messapica la prima delle Usca in provincia di Brindisi. Ad annunciarlo il direttore generale della Asl, Giuseppe Pasqualone: “in questo frangente – dice – ringrazio i medici di medicina generale, il segretario regionale Fimmg, Donato Monopoli, e il direttore del Distretto di Francavilla Fontana, Franco Galasso”.
Le Unità speciali di continuità assistenziale, coordinate dai direttori dei distretti e dai medici di medicina generale, si occupano dell’assistenza domiciliare dei malati di Covid che non hanno bisogno di ricovero in ospedale: al momento sono 50 i pazienti positivi nel domicilio, in tutta la provincia di Brindisi. Ciascuna squadra è composta da due medici e ha ricevuto in dotazione i dpi previsti (tute, visiere, occhiali, mascherine chirurgiche e Ffp2, guanti).
Sul problema della carenza di reagenti, invece, interviene il direttore dell’Unità operativa di Patologia clinica, Angelo Santoro, responsabile dei due laboratori del Perrino e del Di Summa.
“La scarsità dei reagenti – dice – è un problema a livello mondiale: il commissario straordinario Domenico Arcuri, come è noto, ha annunciato una richiesta di offerta alle aziende nazionali e internazionali proprio per acquistare i reagenti. Il problema dei ritardi dell’approvvigionamento in ragione del fabbisogno complessivo internazionale e nazionale – prosegue Santoro – può comportare una sensibile riduzione della capacità produttiva dei laboratori e l’allungamento dei tempi di refertazione. D’altra parte, con il potenziamento dell’attività di screening le richieste di analisi sono progressivamente aumentate e abbiamo cercato di elevare al massimo lo standard dei nostri laboratori, con un numero di test che è arrivato anche a 243 campioni esaminati in un giorno. Dal primo al 9 maggio – conclude – abbiamo effettuato 1.676 test”.
“Il Servizio di Igiene e Sanità pubblica – rassicura il direttore generale, Giuseppe Pasqualone – continuerà a gestire l’attività di screening degli operatori sanitari. La programmazione di tamponi resterà invariata e la direzione medica del Perrino, su richiesta della direzione generale, trasferirà da domani le esigenze dell’ospedale al direttore del Sisp. I campioni saranno processati in altri laboratori, come per esempio il Centro studi medici Mardighian. Ricordiamo, inoltre, che esiste una rete regionale di laboratori autorizzati a effettuare analisi per tutte le Asl pugliesi”.
Il direttore generale sottolinea, infine, che nel corso dell’attività di screening sugli operatori sanitari sono emersi quattro casi di positività nel reparto di Pneumologia dell’ospedale Perrino. “Con l’aumento dei tamponi sul personale – dice Pasqualone – riusciamo a trovare un maggior numero di soggetti positivi, quasi sempre asintomatici. Il numero di pazienti è invece in calo e i reparti Covid – continua – verranno progressivamente dismessi. Dopo la chiusura come reparto Covid di Medicina interna, il prossimo dovrebbe essere proprio Pneumologia. Resteranno attivi il reparto di Malattie infettive e la Rianimazione”.

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