Home dal Comune La “Via Verde del Canale Reale”: presentato alla Regione il corridoio ecologico da includere nel PRMC

La “Via Verde del Canale Reale”: presentato alla Regione il corridoio ecologico da includere nel PRMC

da Cosimo Saracino
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Il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, ha scritto alla Regione Puglia in risposta alla consultazione pubblica per il Piano Regionale della Mobilità Ciclistica, proponendo di inserire la “Via Verde del Canale Reale” tra le dorsali strategiche di scorrimento del flusso turistico regionale ed internazionale. L’idea progettuale – sostenuta congiuntamente dall’Amministrazione comunale di Mesagne, dall’Università del Salento e dall’associazione “Cicloamici FIAB Mesagne” – è stata inviata al dipartimento di Mobilità, Qualità urbana, Opere pubbliche, Ecologia e Paesaggio della Regione Puglia.
“Nell’ambito della valorizzazione delle risorse idriche e naturali, il progetto raggruppa diversi itinerari di fruizione, dettagliando una puntuale azione di risanamento e promozione dei territori interessati. Si tratta di un’importante occasione per tutti i comuni attraversati dal Canale Reale che valorizzerebbe un percorso fino a poco tempo fa considerato solo un mezzo per drenare acque piovane e rifiuti”, ha spiegato il primo cittadino.
L’itinerario indicato è esteso 57 chilometri: comprende per 2,5 chilometri i sentieri della Riserva naturale di Torre Guaceto, per 7 chilometri il “Percorso della Civiltà rupestre”, fino a Masseria Cafaro; il binario ferroviario dismesso della marina militare per 3 chilometri; integra strade comunali a bassa intensità di traffico e tratti di nuovi sentieri da realizzare lungo l’argine del Canale Reale nei comuni di Latiano e Francavilla che sono – oltre a Mesagne – tra i territori interessati insieme a Brindisi, San Vito, Carovigno, Oria e Villa Castelli.
“La “Via Verde del Canale Reale”, oltre che identificare un percorso a piedi e in bicicletta, rappresenta uno strumento ecologico utile a preservare ambienti e paesaggi e rendere accessibili siti naturalistici, storici e archeologici eterogenei, garantendone la fruizione in sicurezza”, dichiara il prof. Antonio Licciulli, che ha curato lo studio di fattibilità di un’idea per la quale si spende da molti anni.
Diversi i punti di forza a sostegno dell’itinerario tematico: il percorso conta strade a bassissima intensità di traffico e non richiede la realizzazione di espropri costosi o piste ciclabili ex novo, né l’impegno di risorse da destinare alla realizzazione di infrastrutture è minimo. In attesa del completamento del sentiero lungo l’argine del canale possono essere utilizzate le strade comunali che lo intersecano in più punti.
Il progetto rientra tra gli obiettivi del Contratto di Fiume del Canale Reale coordinato dalla regione Puglia. E’ stato presentato al tavolo tematico “Patrimonio Culturale e sistema di fruizione” in occasione del meeting svoltosi a Brindisi lo scorso 24 gennaio.

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