“#iononmispengo”, la pagina facebook che il Comune di Mesagne ha pubblicato in periodo di emergenza sanitaria, continua ad attivarsi per splendere di contributi. “L’invito a partecipare arriva da cinque concittadini che sulla tenacia coltivata per vedere i propri sogni realizzati potrebbero scrivere pagine importanti. Rappresentano cinque esempi significativi, espressione delle grandi qualità che Mesagne sa rendere nei diversi ambiti – arte, spettacolo, sport – e di cui abbiamo ragione di essere orgogliosi”, ha dichiarato il sindaco Toni Matarrelli.
Sono Biggie Bash e Blazon dei Boomdabash, riconosciuta band di fama internazionale: adorati da tanti ragazzi, raccolgono consenso e apprezzamento per la loro bravura ma anche per l’affetto semplice e sincero col quale sono rimasti legati alla città di Mesagne. Nel video postato – uno solo che per scelta li accoglie tutti – arriva il saluto dell’oro olimpico nel taekwondo, Carlo Molfetta. L’impegno al quale il campione rimanda è quello sportivo: “mandate i vostri allenamenti e ditemi come vi tenete in forma”, dice. Un’esortazione che va oltre.
C’è Millo, artista tra i più rivoluzionari nell’ambito della street art mondiale. Il suo appello è a non abbattersi, il riferimento all’emergenza sanitaria ed ai suoi effetti c’è tutto, insieme al messaggio che si può sempre reagire, come sembrano dire i lampi di colore intensi che intervallano i suoi famosi murales in bianco e nero.
L’invito finale, a trovare sempre un modo per dare forma a ciò che si prova, arriva da una donna: Floriana Pinto, mesagnese e romana di adozione, ha inseguito il suo amore per la regia formandosi nella Capitale. A Mesagne, l’anno scorso, ha curato il primo festival cinematografico declinato al femminile, il “Messapica Film Festival”, evento culturale di eccellenza che in una intensa settimana non ha fatto mancare nulla alla città e ai visitatori più esigenti.
“L’appello rivolto ai ragazzi, ma non solo, che abbiamo voluto arrivasse da personalità con esperienze positive da offrire, è solo uno: scrivete, componete, disegnate, suonate, recitate, ballate, fate sport. L’unica attività non consentita è quella di spegnersi”, ha dichiarato Marco Calò, consulente politico alle Politiche culturali. Il senso dell’iniziativa è chiaro: il Covid-19 ci ha cambiato la vita ma la vita continua.