I gestori dei locali di Mesagne si stanno reinventando “sceriffi” pur di far rispettare le regole di questa fase 2. All’interno dei locali e all’esterno c’è un via vai di giovani felici di aver recuperato un po’ di libertà. Purtroppo ancora non è come lo scorso anno quando le piazzette del centro storico erano una sinfonia di vite. La gente esce ma con tanto timore. Un impegno non da poco per tanti imprenditori che di fronte al caos normativo escogitano stratagemmi, invitano al rispetto e continuano ad inseguire il loro sogno.
Enrico Leo, uno dei soci dello Splendid Bar, scrive: “Abbiamo affrontato e superato il primo sabato sera tra mille ansie ma anche con la serena convinzione di aver fatto tutto ciò che è in nostro potere in termini di protocollo di sicurezza e misure di prevenzione.
Abbiamo avuto tanti controlli, vigili urbani, carabinieri e polizia.
Devo dire che tutte le forze dell’ordine, dopo aver appurato il rispetto da parte nostra di tutte le norme e il massimo impegno nel garantire la sicurezza, sono state comprensive e dialoganti e questo mi ha fatto molto piacere.
Dall’altro lato però quello che è emerso chiaramente è il vuoto normativo che (non) regola ciò che succede nei pressi della nostra attività.
Questo vuoto ci rende responsabili (cosa impensabile) anche della gente che è per strada, della gente che non consuma, della gente che si ferma a chiacchierare vicino alla nostra attività.
Tanti clienti, tanti amici si sono comportati con grande rispetto e prudenza e li ringrazio di cuore; abbiamo bisogno però che siano proprio tutti a farlo altrimenti molto presto correremo il rischio di essere penalizzati, sanzionati o peggio ancora senza averne una diretta responsabilità e questo sarebbe davvero ingiusto e difficile da accettare. Per favore, mascherine e distanziamento”.