Il Museo del Territorio “Ugo Granafei” di Mesagne ha declinato l’appuntamento promosso in occasione della Giornata Internazionale dei Musei raccontando il tema dell’inclusione e della diversità attraverso il filmato “Le terrecotte votive da Masseria Guardiano”. Nella produzione è Demetra, la dea della natura, a parlare della sua storia, intrecciando archeologia e racconto museale.
“I reperti sono raccontati in modo semplice ed efficace attraverso la pagina virtuale “#iononmispengo”, uno strumento che consente di tenere acceso, anche a distanza, l’interesse per le tracce del passato a lungo conservate e restituite dal territorio nel corso di attività di scavo, ricerca e approfondimenti”, ha commentato il sindaco Toni Matarrelli.
Gli elementi ai quali si fa riferimento sono esposti nelle sale al primo piano del Castello comunale, proposti attraverso la lente del mito che li fa giungere con immutata immediatezza ai giorni nostri. “La sezione #repertiparlanti della pagina – ha spiegato Mimmo Stella, consulente alle politiche per la valorizzazione, promozione e tutela dei beni monumentali e museali – offre una modalità inedita di dialogo con il passato, con l’intento di creare nella comunità nuovi processi identitari facilitati dai riferimenti ad un patrimonio ricco ed eterogeneo”.
Per scoprire la storia e l’attualità di un mito dalle radici antiche, basta collegarsi alla pagina facebook “Comune di Mesagne- #iononmispengo” e consultare la sezione #repertiparlanti. Il progetto “Terrecotte votive” è di Alessia Galiano, responsabile del settore Cultura del Comune di Mesagne, che ha sviluppato l’idea ed il testo del racconto, partendo dall’allestimento museale del 2015 e dall’ipotesi di attribuzione delle terrecotte a Demetra formulata da Maria Teresa Giannotta. La voce narrante è di Giampiera Dimonte. Il lavoro di editing complessivo, di progettazione e sviluppo del video è di Giuseppe Nacci.