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La rete sociale che ha permesso di riparare i danni del coronavirus

da Stefania Franciosa
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Sinergia, sintonia, competenza, professionalità, unità di intenti hanno caratterizzato il grande lavoro di
squadra che dalla metà del mese di marzo ha visto in prima linea, a Mesagne, sul fronte della solidarietà, il
pubblico, il privato e il mondo dell’ associazionismo.
L’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus, ha imposto, come è noto, attraverso un decreto ministeriale,
misure di contenimento del contagio che hanno determinato restrizioni e chiusure, amplificando i bisogni
sociali del territorio.
La rete di servizi attivata dall’amministrazione comunale, in particolare dagli uffici dei servizi sociali,
coordinati dall’assessore al ramo Annamaria Scalera, ha permesso di rispondere in modo efficace alle
richieste che giungevano dalle fasce più deboli. Approvvigionamento di farmaci, distribuzione di buoni e
viveri, supporto psicologico alcuni dei servizi offerti grazie ad un vero e proprio protocollo d’intesa
sottoscritto dal Comune con Auser e Caritas Diocesana.
“Siamo arrivati, con l’Auser, a distribuire 150 pacchi ogni settimana (per 1832 complessivi ad oggi, 8 giugno),
anche con consegne al proprio domicilio, per chi fosse impossibilitato a recarsi al Banco Alimentare- hanno
spiegato Concetta Franco, dirigente dell’Ufficio Servizi Sociali e l’assistente sociale Francesca Praticò- La
mensa vicariale ha garantito sino a 50 pasti al giorno; Croce Amica ha provveduto a consegnare i farmaci, la
Protezione Civile e i vigili urbani si sono dedicati alla distribuzione dei buoni a chi ne avesse fatto richiesta”.
Due i filoni di intervento finanziario per l’assistenza: quello nazionale che ammontava a 211 mila euro,
destinato al sostegno alimentare e quello regionale, di 74 mila euro, che aveva finalità di contributo per
affitti o bollette ma che è stato erogato ai beneficiari attraverso liquidità spendibile.
Ai fondi giunti dal governo centrale si sono aggiunti quelli della raccolta cittadina, 20 mila euro; 231 mila
euro, dunque, in totale, per più di 1000 aventi diritto. Grazie alla solidarietà della comunità, inoltre, due
bambini hanno potuto affrontare altrettanti interventi chirurgici importanti per la loro salute, poiché i
genitori hanno ottenuto liquidità per le spese di viaggio.
Dalla Regione dovrebbero arrivare altri 62 mila euro che saranno destinati ad altri 281 beneficiari, i buoni
varieranno dai 100 ai 250 euro in base al reddito.
“Nel periodo dell’emergenza abbiamo attivato una task force- ci hanno raccontato le referenti dell’Ufficio
Servizi Sociali- abbiamo raccolto le domande on line, abbiamo selezionato gli aventi diritto (limite reddito
7000 euro), abbiamo anche supportato i cittadini nell’inserimento dei dati e nell’inoltro delle domande per
velocizzare il lavoro e garantire risposte immediate alla comunità mesagnese e siamo enormemente
soddisfatti dei risultati raggiunti”.

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