“Il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile ha pubblicato il bando da 313 milioni di euro per l’ammodernamento e del rifacimento delle reti idriche nelle regioni del Sud Italia. Al bando potranno partecipare gli Enti di Governo d’Ambito in materia di gestione delle risorse idriche delle Regioni Sicilia, Basilicata, Calabria, Campania e Puglia. Si tratta di una ottima notizia.” Lo afferma, in una dichiarazione, Giovanni Luca Aresta, parlamentare del M5S.
“Il tema della dispersione durante il trasporto di una risorsa preziosissima come l’acqua – prosegue Aresta- è stato da tempo sollevato anche dai tanti movimenti e comitati per l’acqua pubblica che da sempre lamentano l’assenza d’investimenti nelle reti di distribuzione. Nel Sud dove questa risorsa, specialmente nei periodi estivi, scarseggia più che in altre parti del Paese, intervenire è fondamentale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e tutte e per le attività agricole e produttive. Rendere efficienti le nostre reti idriche è per questo vitale.”
“Gli Enti interessati – precisa Aresta – potranno presentare domanda entro 45 giorni dalla pubblicazione dell’avviso, individuando progetti che mostrino un avanzamento delle capacità di gestione del patrimonio delle infrastrutture idriche basato sulle migliori tecnologie possibili, le migliori pratiche internazionali, secondo i princìpi e gli indirizzi dell’Unione Europea, in coerenza con la strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile e il Piano nazionale di adattamento dei cambiamenti climatici.”
“I fondi derivano dai Pon Infrastrutture e Reti 2014-2021 – prosegue il parlamentare – e si inseriscono in un programma di finanziamenti europei volti a potenziare le capacità di sviluppo del Sud, migliorando la qualità dei servizi offerti e dunque la vita dei cittadini.”
“Sono certo che – conclude Aresta – anche per impulso del presidente dell’Autorità Idrica Pugliese, il sindaco della Città di Mesagne on. Toni Matarrelli, la Puglia saprà cogliere l’occasione di questo finanziamento, per contribuire ad arginare la perdita “dell’oro blu” in rete ed ammodernare le infrastrutture per il trasporto del bene comune acqua”.