Ad Auschwitz c’era la neve. Così cantava Francesco Guccini ne La canzone del bambino nel vento. Quest’anno i viali e le baracche dei due campi di sterminio nazisti erano ricoperti da una coltre bianca, fredda, candida, come lo erano i bambini che hanno trovato la morte passando attraverso i camini dei forni crematori. Un’atrocità senza eguali, che in forme diverse rischia di ripetersi in altre parti del mondo. Ritornare ad Auschwitz-Birkenau è come fare un passo indietro nella storia dell’umanità e rendersi conto che i tempi cambiano, i luoghi sono diversi, ma la malvagità umana trova sempre nuovi modi per esprimersi. È proprio per scongiurare il ripetersi di tali abomini che il Comune di Mesagne, ogni anno, promuove il progetto educativo del Treno della Memoria, portando a Cracovia studenti e giovani della città. Anche quest’anno l’iniziativa si è realizzata: gli amministratori comunali Roberta Tollis, Vincenzo Sicilia e Omar Ture hanno accompagnato il sindaco Matarrelli in questo viaggio di studio, organizzato per ribadire con forza il rifiuto verso ogni forma di discriminazione.
20