Oggi è morto all’età di 78 anni Carmelo Mitrugno un uomo che ha vissuto la politica non come un semplice impegno, ma come una vera e propria missione. Cresciuto dentro il Partito Comunista Italiano, portava con sé l’eredità di suo padre Annibale, un riferimento per la sinistra mesagnese del dopoguerra. Non era uno di quei politici che cercavano la ribalta: era un organizzatore, un uomo del fare, sempre presente nella vita del partito e della comunità.
Sempre attivo nelle Feste dell’Unità e nelle discussioni appassionate sui destini della sinistra. Emigrato in Germania da cui fece ritorno dopo anni di sacrifici come metalmeccanico, con la volontà di contribuire alla crescita politica e sociale della sua terra. Le battaglie, le delusioni, le scissioni che lo portarono ad allontanarsi dalla politica attiva non hanno mai spento in lui quella fiamma: fino alla fine, Carmelo ha continuato a informarsi, a discutere, a seguire con attenzione le vicende di Mesagne.
Oggi resta il ricordo di un militante vero, di un uomo che ha attraversato decenni di trasformazioni politiche. Ma soprattutto, il ricordo di un uomo che, dopo tante battaglie, ha trovato nella famiglia il suo porto sicuro, circondato dall’affetto dei figli e dei nipoti.