Umile, dedito alla famiglia e con un sorriso coinvolgente. Ce lo ricordiamo così Mimino Russo che abbiamo incontrato tre anni fa, era il 2016, quando ci raccontò che qualche bastardo gli aveva rubato il suo unico mezzo di trasporto: un Ape 50. Con l’Ape Mimino andava in campagna per raccogliere le “cozze con la panna” e le verdure selvatiche che poi rivendeva per mantenere la famiglia. E sempre a bordo di quelle tre ruote quotidianamente andava a trovare la moglie defunta qualche tempo prima. Eppure c’era stato qualcuno che gli aveva privato questa possibilità. Una storia che commosse i mesagnesi tanto che nacque spontaneamente una raccolta fondi. Mimino nel silenzio della sua vita non ci credeva quando ad ottobre del 2016 i donatori gli consegnarono un nuovo Ape 50. Indimenticabili i suoi sorrisi e il suo sguardo di ringraziamento. Nel corso del tempo ha custodito gelosamente quel bene che gli era stato regalato. Ieri Mimino è morto nella sua casa semplice vicino a Parco Potì nell’abbraccio dei suoi cari. Grazie Mimino per aver fatto affiorare nei mesagnesi il grande senso di comunità che ci contraddistingue e che la terra ti sia lieve. Cosimo Saracino
IL RACCONTO DEL FURTO
IL MOMENTO DELLA CONSEGNA DELL’APE 50
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