Pasqualino, noto per la sua simpatia e il suo impegno, è morto lasciando un vuoto nel cuore di molti. Dopo essere andato in pensione nel settembre 2022, la sua figura è rimasta impressa nella memoria di chi lo incontrava nelle piazze e lungo le strade del Salento. Lo avevamo incontrato proprio quell’anno in piazza IV Novembre e ci raccontò un pezzo della sua vita.
Con il suo fischietto, un secchio e un pennello, svolgeva un lavoro umile ma prezioso: puliva le canaline delle serrande dei negozi con un misto di grasso e olio, ricevendo in cambio una piccola offerta. Grazie a questa attività, è riuscito a far laureare due figlie, dimostrando dedizione e amore per la famiglia.
La sua presenza non passava inosservata: indossava una parrucca particolare, un giubbotto catarifrangente e si muoveva a piedi, fermandosi stazione dopo stazione, da Taranto a Mesagne, per portare avanti il suo lavoro. I mesagnesi, e non solo, gli volevano bene e non mancavano di sorridere vedendolo all’opera.
La notizia della sua scomparsa ha colpito profondamente tanti conoscenti, che conserveranno il ricordo del suo spirito creativo, laborioso e autentico.