Era stato scelto per tagliare il nastro, lo scorso 17 marzo 2019, della “Casa di Zaccheo”, la struttura di accoglienza per persone in difficoltà economica realizzata al Crocifisso. Il suo sorriso e la soddisfazione di averlo fatto affianco all’arcivescovo Caliandro e alla Commissaria prefettizia Erminia Cicoria erano papabili non appena il nastro cadde davanti ai suoi occhi. Antonio Attanasi era contento per quel privilegio, come quando da bambino ricevette una carezza da San Giovanni Paolo II in una udienza in cui partecipò come componente di una casa famiglia. Un gesto dolce e indimenticabile, immortalato in una foto che lui portava sempre con sé e mostrava a tutti.
La Casa di Zaccheo è stata per lui punto di riferimento, luogo di sostegno e posto dove era riuscito a crearsi anche degli amici. Il lungo periodo del lockdown lo aveva visto ciondolare nel giardino affianco alla chiesa del Crocifisso ma sempre solitario e distaccato. Umile, generoso e con quegli occhi azzurri che penetravano il cuore. Oggi la notizia della sua scomparsa ha lasciato tutti basiti. Le sue condizioni di salute si erano aggravati nel giro di poco tempo. Era stato trasferito a Noci in una comunità. La Caritas e i servizi sociali del Comune di Mesagne gli sono stati sempre vicini.
Don Pietro, che gli è stato sempre affianco, oggi ha scritto: “Riposa in pace, carissimo Antonio. Quel giorno San Giovanni Paolo II° ti diede una carezza, ora ricevi il suo abbraccio. Prega per noi, ora che contempli il volto di Dio. E perdonaci se non abbiamo fatto tutto il possibile per te”.
A volte però il destino è beffardo e non gli ha concesso di ritornare nella sua Mesagne dove lo conoscevano e gli volevano bene tutti. Buon viaggio Antonio
Il funerale sarà celebrato domani giovedì 30 luglio alle ore 17.00 nella chiesa del Cimitero.
