Addio al giovanissimo Giuliano Graniti. Nelle parole del prof. Giancarlo Canuto tutto il dolore per questa morte:
Giuliano Graniti, genio musicale assoluto e ragazzo meraviglioso, ci ha appena lasciati per sempre.
Ha contrastato, nell’ospedale “san Martino” di Genova dove si trova adesso, con un coraggio e una dignità infinita una malattia rara che ha prevalso nonostante momenti di speranza che lasciavano intravedere un esito diverso.
Pur così giovane (ha compiuto 36 anni lo scorso 16 settembre) era già a livelli altissimi nella sua formidabile carriera (https://www.giulianograniti.com/bio). Attualmente era Dottore in Arti Musicali presso l’Università di Cincinnati (College-Conservatory of Music) e qui la malattia lo ha colto a poche settimane dal matrimonio con Paniz, anche essa musicista e di nazionalità iraniana, alla quale leggi disumane – che ostacolano la libera circolazione delle persone – hanno impedito di poter essere accanto al proprio amato in questo periodo così intenso e doloroso.
Tutto ciò in appena 12 mesi.
Un lungo abbraccio all’amico fraterno Carlo, papà di Giuliano e compagno di tante lotte comuni, e alla sua mamma Carla Gerardi, amica e collega stimata, così come alla sorella Caterina.
Altri sanno, non io, quanto sia inenarrabile il dolore di chi vede andar via i propri figli con tanto anticipo e solo il silenzio può avvicinarsi e rispettare un dolore così profondo.
Così come voglio ricordare la zia Marilena, per il legame speciale e antico che ci lega, unitamente al suo compagno Luca, e agli zii di Giuliano, Francesca e Luca.
Nelle prossime ore farò conoscere i dettagli della celebrazione del funerale – appena questi mi saranno noti – per consentire a chi lo ha conosciuto, tra Sandonaci dove è nato e Mesagne dove è cresciuto adolescente, di essere in qualche modo presente.
Digitando su YouTube il nome di Giuliano Graniti potrete riascoltare tante sue meravigliose esecuzioni al pianoforte.
Una Messa per Giuliano Graniti
Sara celebrata Mercoledì 9 ottobre ore 16.00 parrocchia S.S. Annunziata Mesagne. La salma giungerà alle ore 9 della stessa mattina nel salone “don Tonino Bello”, adiacente la Chiesa
E poi altri ricordi:
Giuseppe Florio
Lo avevo saputo che stava male, che stava male di un male che non sarebbe stato clemente. Ma avevo provato a rimuoverlo, andando a rileggere gli scambi di messaggi consumati tra noi: che erano vitali e cioè vita pura, laddove la vita coincide con l’amore e con lo sguardo al futuro. “Ti mando un ritratto completo della mia cardiopatia”, mi aveva scritto a un certo punto dello scorso anno, allegando la foto della magnifica ragazza iraniana che gli aveva morso il cuore e che voleva sposare.
Mi ero iscritto nella schiera degli estimatori – degli ammiratori – di Giuliano Graniti quando era ancora un ragazzo, però già maturo, già equilibrato, già pieno di talento: già uomo. Ogni volta che era riuscito, mi aveva aggiornato su concerti, docenze, curriculum: sempre maggiori, sempre più importanti, come accade a chi ha la strada segnata da un dono. E qualcosa mi diceva ogni tanto anche sulle fidanzate, sempre con la sobria eleganza del galantuomo, dimostrando di fidarsi di me.
Oggi che non è più, che di lui resterà per sempre la straordinaria eco ma mai più la voce, il pianeta sembra immiserito e noi soli. Che dolore inspiegabile, che ingiustizia.
Andrea Crastolla
Ciao caro Giuliano , sei stato uno straordinario Talento di Uomo e di Musicista. Sei passato nelle nostre vite come un astro, troppo breve, ma talmente luminoso da illuminare gli animi di chi ti ha conosciuto e di quanti hanno ascoltato il tuo pianismo di cui si parlerà ancora per molto tempo.
Cerco di interpretare il sentimento del Coro Polifonico Associazione Musicale Parsifal da cui sei passato grazie alle voci e all’impegno di mamma Carla e papà Carlo a cui mi stringo e ci stringiamo insieme a Caterina, nel segno dell’amicizia che porta anche il tuo nome.