La questura di Frosinone ha notificato altre quattro misure cautelari nei confronti di altrettanti ultrà che si sarebbero resi protagonisti di un violento posteggio a danno di un gruppo di sostenitori juventini. Con l’accusa di rapina e violenta privata, sono stati arrestati due giovani residenti in un quartiere del centro di Napoli. Altri due, invece, si sono visti notificare l’obbligo di dimora. Per tutti è stato avviato l’iter di emissione del Daspo, il provvedimento di espulsione da qualsiasi struttura o manifestazione sportiva valido per cinque anni.
Questa seconda serie di provvedimenti arriva dopo una prima avvenuta lo scorso 16 giugno, quando a finire in manette furono un 37enne di Caserta e due giovani napoletani di 24 e 23 anni. Tutti hanno ottenuto il beneficio dei domiciliari. L’agguato avvenne la notte tra sabato e domenica del 14 maggio scorso, quando 52 ultrà napoletani accerchiarono una decina di tifosi juventini residenti a Brindisi presso l’area di servizio La Macchia di Anagni, nel Frusinate. Li picchiarono e lanciarono dei fumogeni all’interno del loro pulmino. Perché indossavano sciarpe bianconere.
I tifosi juventini erano fermi a fare rifornimento quando, come accertato dalla polizia e come registrato dalle telecamere, arrivarono sei mezzi provenienti da Torino e con a bordo una quindicina di sostenitori partenopei. In pochi istanti nel piazzale si scatenò una vera e propria guerriglia.