Home Attualità Al comando di un esercito di dolcezza. L’esperienza del vigile apicoltore – VIDEO INTERVISTA

Al comando di un esercito di dolcezza. L’esperienza del vigile apicoltore – VIDEO INTERVISTA

da Cosimo Saracino
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(da BuoneNuove Maggio 2019) – “Se il mondo degli uomini fosse organizzato come quello delle api sarebbe perfetto e sparirebbe l’inciviltà”. Così Alberto Maruccia, Vigile urbano di professione e apicoltore per passione, conclude un pomeriggio trascorso con BuoneNuove in mezzo alla natura e alle arnie custodite in contrada Cerrito. La passione per le api da miele si sposa perfettamente con il ruolo di tutore dell’ordine pubblico se lo si immagina con la paletta e il berretto al posto dell’affumicatore e il cappello con velo di protezione mentre dirige il traffico degli insetti. Le due cose convivono nella stessa persona che vive con passione i suoi impegni.

“Le api hanno una organizzazione perfetta. Ogni mattina fanno le pulizie dentro l’alveare, con la propoli disinfettano le arnie e accudiscono la regina. Portano via le api morte e organizzano la giornata alla ricerca di polline. Nel loro mondo non esistono i fannulloni”. La passione per l’apicoltura gli è venuta “quando a Mesagne venne organizzato un corso per apicoltori. Io e il collega Franco Dipietrangelo frequentammo quelle lezioni. Poi ho voluto provare ed adesso sono un produttore di miele naturale ed ho una quindicina di famiglie da accudire”. Alberto ci invita a seguirlo in mezzo agli alberi di fico, ulivi e tanta erba in fiore. Da lontano sentiamo lo sciame delle api di ritorno dalla raccolta del polline. Non ci spaventa il suono poiché abbiamo indossato le protezioni adatte. Con l’affumicatore calma le api e con una leva apre le arnie come se fossero scrigni che custodiscono tesori. I favi sono pesanti. Le celle piene di miele luccicante e tutt’intorno un brulicare di api operaie intente a custodire il loro bene più prezioso.

“Le api non fanno male. Vorrei invitare i mesagnesi a non spaventarsi se dovessero trovare una famiglia di api sospesa davanti ad un muro. In primavera questi insetti sciamano e spesso si fermano per riposare. Stazionano solo per pochi giorni, poi vanno via alla ricerca di un posto più sicuro dove stabilirsi. Solo nel caso in cui si fermano in un cassonetto della propria casa è opportuno chiamare la Polizia municipale o i vigili del fuoco. In quel caso le api scambiano il luogo per l’arnia e si moltiplicano. Per debellarli occorre appiccare il fuoco con la conseguente perdita degli insetti”. Le api bisogna rispettarle, quando si è vicini è opportuno muoversi con calma. Un gesto veloce lo potrebbero considerare come un pericolo. Il miele per gli uomini arriva solo dopo che le api hanno riempito le dispense per l’inverno. L’apicoltore queste cose le conosce bene e se le cellette sono vuote è l’allevatore va a comprare il miele per loro: in un equilibrio tra uomo e natura che bisognerebbe riscoprire.

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