Dopo l’approvazione del Comitato Etico, la Asl Brindisi ha aderito a Gatekeeper, il progetto europeo “Stili di vita e Promozione della Salute negli over 55” attuato in Puglia dalla Regione attraverso AReSS Puglia e InnovaPuglia. Referente aziendale del progetto è Luigi Vernaglione, direttore della struttura complessa di Nefrologia e Dialisi.
Lo studio Gatekeeper si pone l’obiettivo di verificare la possibile incidenza dell’intelligenza artificiale tramite cellulare per “modificare” comportamenti scorretti ed effettuare scelte di vita salutari. Si tratta del più ampio studio mai realizzato prima in Italia per la valutazione dell’utilità della tecnologia attraverso l’utilizzo di app dedicate alla promozione di corretti stili di vita e per il monitoraggio, realizzato per la prima volta, del loro rapporto costo-efficacia.
Alla sperimentazione possono partecipare i cittadini residenti nella provincia di Brindisi che hanno compiuto 55 anni di età e che non hanno patologie conclamate. L’adesione avviene attraverso la registrazione, che richiede appena due minuti, al portale www.gatekeeper.puglia.it
La partecipazione alla ricerca è gratuita e non comporta alcun impegno, permettendo invece di beneficiare di un monitoraggio e di una raccolta automatizzata di alcune informazioni legate al proprio stile di vita, quali ad esempio il livello di attività fisica. I dati saranno consultabili in tempo reale da parte di ogni partecipante. In particolare, nel caso del gruppo di intervento, i cittadini riceveranno anche consigli mirati e informazioni “personalizzate” per mantenersi attivi e in salute il più a lungo possibile.
“Dopo la registrazione – dice Vernaglione – sarà unicamente richiesto di scaricare un’applicazione sul cellulare grazie alla quale lo studio osservazionale Gatekeeper permetterà di valutare, secondo i criteri della ricerca scientifica, se e come questa tipologia di intelligenza artificiale può effettivamente influenzare in maniera positiva gli stili di vita, diminuendo per esempio ricoveri o la percentuale di manifestazione di nuove patologie. I dati che emergeranno dallo studio saranno dunque rilevanti per orientare il futuro impiego di tale tecnologia all’interno di strategie di invecchiamento attivo e in salute della popolazione”.
In provincia hanno già aderito l’Ordine dei Farmacisti e l’Ordine dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri.