All’ E. Ferdinando di Mesagne – plesso Liceo Scientifico si è svolto un incontro con la Dott.ssa Durante Vania, neurologa che opera presso il “Perrino“ di Brindisi, e un nutrito gruppo di docenti. L’incontro è stato reso possibile grazie alla sensibilità del Dirigente Scolastico Prof. Mario Palmisano Romano e al reparto di neurologia dell’ospedale Perrino di Brindisi, guidato dal Dott. Rini e la caposala Emanuela Capodieci, che ha coordinato l’incontro insieme all’associazione “Emotiva…mente“ Mesagne, che si preoccupa di migliorare la qualità della vita delle persone con epilessia. E’ stato incontro di formazione e sensibilizzazione sulla gestione delle crisi e delle varie criticità che possono interessare gli alunni con epilessia, rivolto ai docenti.
Nelle scuole come nella vita dovremmo essere attrezzati per far fronte alle emergenze, mettere le famiglie nelle condizioni di avere fiducia nei docenti ed educatori ed aprirsi perché più si conosce, si informa e si forma meno danni si fanno; se si chiama l’ambulanza o il 118 quando non è necessario si fa doppio danno, sia alla struttura pubblica che al ragazzo/a. L’incontro è stato molto partecipato da parte dei docenti, che hanno seguito con interesse le informazioni che ha portato la Dott. Durante Vania, neurologa specializzata nello studio e cura delle epilessie e che tra l’altro ha fatto notare quanto questo tipo di incontri siano importanti anche perché di fronte a una “crisi“ che avviene in aula non possiamo farci prendere dal panico e non sapere come agire.
E’ fondamentale sapersi muovere e far conoscere la patologia agli insegnanti ma anche ai ragazzi affinchè nella loro conoscenza e nel loro vissuto diventi una “condizione“ come le altre, che non stravolge affatto l’integrità psichica e mentale di chi ne soffre. La cosa buona, hanno affermato i responsabili dell’associazione, è quella di creare una rete virtuosa che vede al centro la persona con epilessia, insieme alla scuola importante agenzia educativa, ai medici neurologi, alle associazioni, ai mezzi di informazione.
L’incontro è stato ricco di osservazioni, riflessioni, domande che i docenti hanno rivolto alla Dott.ssa Durante al fine di migliorare la conoscenza e di allontanare lo stigma verso chi soffre di questa patologia, perché il pregiudizio ha conseguenze gravi su vari aspetti sociali. Etichetta, stigma e pregiudizio, hanno radici nell’ignoranza intesa come non conoscenza di una condizione ed è proprio la non conoscenza che porta ad assumere atteggiamenti discriminanti; ecco perché è importante lavorare sulla cultura, sulla conoscenza. Molti docenti, alla fine dell’incontro, hanno affermato: “ci siamo arricchiti di buone prassi da spendere sui nostri ragazzi”.










