Ancora un furto nella zona industriale di Mesagne. I banditi tornano in azione dopo pochi giorni dall’ultimo colpo. Non importa dove hanno colpito e cosa hanno trafugato, il problema è che sono tornati indisturbati. Ancora una volta il furto è avvenuto di notte quando nella zona non gira nessuno. È arrivato il momento di mettere a segno una strategia per arginare questo fenomeno che colpisce imprenditori che hanno investito in questa parte del sud Italia. Dopo l’ennesimo atto criminale ancora nessuna levata di scudi da parte degli industriali della zona, le associazioni di categoria non hanno ancora inviato nemmeno un comunicato stampa, nessun partito politico – tanto meno di quelli fuori dal consiglio – ha ancora scritto niente su Facebook. Crediamo che questo silenzio assordante sia frutto della rassegnazione e di un senso di impotenza che pervade ogni settore interessato. Ma noi una provocazione la vogliamo lanciare. Da qualche anno nella nostra città è stata attivata una rete di video sorveglianza piuttosto importante e collocata in punti strategici del paese. Le risorse economiche furono rintracciate dal l’allora giunta Incalza. La zona industriale ne è ben provvista e le telecamere funzionano perfettamente. Il problema è che nessuno li guarda durante la notte. I monitor furono messi solo nella sala operativa del comando di polizia municipale che durante la notte è chiuso. Non sarebbe opportuno collegare anche le postazioni dei Carabinieri e del Commissariato con altrettanti monitor accesi sulla città? Crediamo che l’investimento non sia molto elevato e che potrebbe servire ad individuare in flagranza i furfanti.
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1 commento
Che senso ha collocarlo presso il comando dei vigili urbani se dalle 20.00 non c’è piu nessuno. Dall’inizio bisognava istallare una postazione presso il Commissario o i Carabinieri perché credo urge vigilanza sopratutto durante le ore serali e notturne.
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