Ha vinto tre campionati in tre anni. Adesso è il momento giusto per fare il salto di categoria ed approdare in Lega Pro. Andrea Risolo, giovane giocatore mesagnese che quest’anno ha militato nella serie D con il Bisceglie, non vede l’ora di iniziare la sua carriera nel calcio professionistico. La scia di successi li ha iniziati quando aveva poco più di 18 anni. Trasferitosi ad Agrigento tre anni fa ha vinto il campionato con l’Akragas. “L’esperienza in Sicilia mi ha aiutato molto a crescere professionalmente ma anche come uomo. Sono rimasto da solo ad Agrigento e venivo davvero poco a Mesagne”. Poi il prestito al Francavilla dove ha vinto il campionato di Serie D fino all’approdo, lo scorso anno, a Bisceglie. Nell’Associazione Sportiva Bisceglie probabilmente rimarrà anche per questo anno così da affrontare la Lega Pro.

Andrea Risolo nella Santa Maria
Andrea ha iniziato a giocare a calcio fin dall’età di 6 anni. Si allenava nel CSI Santa Maria, i suoi mister erano Fernando Argentieri e Melchiorre Marsala. “Dopo appena tre anni di allenamento venne a bussare a casa mia mister Argentieri – ci racconta come se fosse passato un secolo -. Fernando venne a parlare con i miei genitori per chiedere l’autorizzazione ad iscrivermi ad una selezione con il Lecce. Partecipai a quella selezione. C’erano 60 ragazzi come me e alla fine ne scelsero solo 13, tra cui io. Non vi dico l’emozione e la soddisfazione per quel risultato. Mister Fernando aveva visto qualcosa in me che mi ha dato la possibilità di fare un lavoro che mi piace tanto”.
Andrea è rimasto nelle fila del Lecce per otto anni. Nel 2013 ha disputato a Vercelli la finale per lo scudetto, la delusione per aver perso la finale è stata da incentivo per migliorare con il calcio. Il suo sogno è chiaramente quello di giocare in una squadra di serie A. Nel suo ruolo di centrocampista è forte, molte sono le squadre pugliesi che se lo contendono. “Apprezzo molto – ci confessa – lo stile e le doti di calciatore di Marchisio”.
Nel cuore ha la Juventus e Giulia, la sua fidanzata che adesso vede più spesso. “Voglio continuare a fare questo lavoro per andare sempre più in alto, voglio costruirmi una carriera con lo sport che amo. So che ci riuscirò perché il calcio è la mia passione”.

Risolo con la maglia del Lecce
Andrea come tutti gli sportivi fa dei sacrifici: “Il Sabato c’è il ritiro e non si esce con la fidanzata, ogni giorno gli allenamenti e devi stare sereno con la testa, bisogna controllarsi con il cibo e fare una vita serena”. Come lui ci sono tanti giovani a Mesagne che vogliono intraprendere la carriera di calciatore. Ragazzi che partono dalle varie società sportive della città nella speranza di arrivare nei club blasonati del mondo calcistico. “Ci vuole umiltà – sottolinea Andrea -, passione e la grinta per non arrendersi mai. I ragazzi devono pensare che nella vita nulla gli è dovuto, devono conquistarsi ogni risultato. Anche io negli ultimi tre anni mi sono rimesso ogni volta in gioco per poi fare il salto di categoria”.
Tra i suoi primi fans ci sono papà Luigi (infermiere), mamma Annarita Tolardo e la sorella Sara. “I miei genitori mi hanno sempre sostenuto ed aiutato in ogni difficoltà. Ma voglio anche rivolgere un pensiero a mia Nonna Adelina che è venuta a mancare due mesi fa era tra le prime persone che mi sono state vicine e mi hanno spronato a credere nei miei sogni”. Buona vita Andrea e ad Majora. Cosimo Saracino