Questa mattina alla BIT – BORSA INTERNAZIONALE DEL TURISMO di Milano è stata presentata la Mostra “Andy Warhol. L’alchimista degli anni 60″. Dopo il successo di Picasso | L’altra metà del cielo, Puglia Mice
Experience e Associazione Metamorfosi, in collaborazione con la Regione Puglia e i comuni di Martina Franca, Mesagne e Ostuni, lanciano un nuovo ambizioso progetto di mostra diffusa sul territorio. Dal 9 maggio fino al 24 novembre, le 140 opere di Warhol si trasferiranno in tre meravigliosi palazzi storici pugliesi, grazie ad un progetto di mostra diffusa sul territorio, già precedentemente realizzato da Puglia Mic-Experience e Associazione Metamorfosi in collaborazione con la Regione Puglia e i comuni di Martina Franca, Mesagne e Ostuni.
Warhol. L’alchimista degli anni Sessanta, curata da Maurizio Vanni, prodotta da Puglia Micexperience, Consorzio Villa Reale e Parco di Monza e dall’Associazione Culturale Spirale D’Idee in collaborazione con l’Associazione Culturale Metamorfosi, col patrocinio dei Comuni di Martina Franca, Mesagne, Ostuni, il Comune di Monza e delle Regioni Lombardia e Puglia, con la partecipazione nel catalogo realizzato da Silvana Editoriale della The Andy Warhol Art Works Foundation for the Visual Arts.
La rassegna presenta 140 opere del padre della Pop Art, in grado di ripercorrere il suo universo creativo, attraverso le icone più riconoscibili della sua arte, dalle serie dedicate a Jackie e John Kennedy a quelle consacrate al mito di Marilyn Monroe, dalla osservazione critica della società contemporanea, attraverso la riproduzione seriale di oggetti della quotidianità consumista, all’analisi dei altri aspetti come la musica o la rivoluzione sessuale.
La mostra apre in una prima fase in Lombardia c/o l’Orangerie della Villa Reale di Monza dal 25 gennaio al 28 aprile del 2019 per poi proseguire in Puglia dal 9 maggio al 25 novembre 2019 nelle suggestive località di Martina Franca, Mesagne e Ostuni, già protagoniste di un successo con la mostra Picasso e l’altra metà del cielo, il tutto ispirato dal protocollo d’intesa che le Regioni Puglia e Lombardia hanno siglato per una maggiore promozione reciproca.
Per la sua epoca, Andy Warhol ha rappresentato la figura di un moderno alchimista. L’artista trasforma la materia in forma che incontra il colore e la superficie per poi unirsi alla luce, alla bellezza suprema. Obiettivo sia del pittore che dell’alchimista è quello di trasformare la realtà nella sua espressione più alta.
“Certamente – afferma il curatore, Maurizio Vanni – Warhol era un artista che non si accontentava di ciò che veniva definita realtà, cercava una costante trasmutazione della materia nei suoi passaggi dalla fotografia iniziale alla seta (attraverso il processo serigrafico) verso un’ulteriore immagine su tela o su carta così simile, ma al tempo stesso, così difforme dalla precedente. Nelle serie dell’artista americano, la realtà veniva trasformata, fatta rinascere e virare verso qualcosa in cui tutti potevano riconoscersi: l’oggetto quotidiano che alludeva a qualcosa di altro rispetto alla sua funzione consueta pur rimanendo integro e riconoscibile”.
“In questa esposizione – prosegue Vanni – viene analizzata non solo la figura dell’artista ma anche il rapporto con la società dei consumi e l’evoluzione della cultura americana attraverso una selezione di opere della sua vastissima produzione, affiancate a quelle meno note. La Pop Art di Andy Wharol, come diceva egli stesso, “è amare le cose”. Adoro l’America…le mie immagini rappresentano i prodotti brutalmente impersonali e gli oggetti chiassosamente materialistici che sono le fondamenta dell’America d’oggi. E’ una materializzazione di tutto ciò che si può comprare e vendere, dei simboli concreti ma effimeri che ci fanno vivere”.