Home Politica Anpi: “Decidere da che parte stare. Noi stiamo con chi ha lottato per la Costituzione Italiana”

Anpi: “Decidere da che parte stare. Noi stiamo con chi ha lottato per la Costituzione Italiana”

da Cosimo Saracino
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Riceviamo e pubblichiamo: Mentre ancora sventolano davanti ai nostri occhi gli stendardi di tutte le Associazioni ANPI d’Italia che presenziano, orgogliose, al picchetto d’onore in memoria della Presidente, antifascista, partigiana CARLA NESPOLO;
mentre riecheggiano ancora nelle nostre menti le parole di ammirazione e rispetto per le scelte coraggiose e partigiane di ROSSANA ROSSANDA, il giorno della sua commemorazione funebre;
mentre risuonano ancora, forti e chiare, le espressioni utilizzate dalla deportata LILIANA SEGRE nel discorso tenuto ad Arezzo in cui ha ribadito “Non ho mai perdonato, non ho mai dimenticato!”;
mentre tutte le associazioni, il mondo del lavoro, gli intellettuali, gli scrittori, i registi, gli attori, i cittadini liberi di ogni età e formazione politica, sociale e culturale invocano l’importanza, in questo momento storico, di ricordare i martiri del fascismo, le umiliazioni che le leggi razziali fasciste imposero, la negazione del “diverso” che era alla base dell’ideologia nazi-fascista;
mentre solo pochi mesi fa il Consiglio Comunale di Mesagne conferiva la cittadinanza onoraria proprio alla Senatrice Liliana SEGRE, quale simbolo e testimonianza di tutti coloro che sopravvissero alle barbarie nazi-fasciste;
mentre Mesagne è riuscita, in meno di un anno, a ricostituire una sede locale dell’ANPI, riunendo oltre 100 consociati che nei valori e nei principi della pace, della libertà, della democrazia e dell’antifascismo si riconoscono;
mentre a livello mondiale, nazionale e locale aumenta il bisogno di far conoscere anche ai più giovani i sacrifici umani di coloro che sono morti per la libertà,
il Presidente del Consiglio Comunale di Mesagne convoca il Sindaco ed i Consiglieri per la seduta del 22 ottobre 2020, inserendo all’ordine del giorno anche il punto: “GIORNATA COMMEMORATIVA IN ONORE DEL MARESCIALLO D’ITALIA GIOVANNI MESSE E INDIVIDUAZIONE SITO PER LA COLLOCAZIONE DEL BUSTO.
L’ ANPI “Eugenio Santacesaria” Mesagne, assolutamente contraria a tale decisione, riporta alcuni passi dell’ultimo libro dei giornalisti Mario J. Cereghino e  Giovanni Fasanella “Le menti del doppio Stato”, che così descrive la figura del Generale Messe:
1. comandante (Arma dei Carabinieri) dell’Unione Patriottica anticomunista, organismo con “trame eversive”, “abbondantemente fornita di armi” e basata “su una forma organizzativa cellulare”;
2. ideatore e coordinatore nel 1947 di un vero e proprio golpe che prevedeva “l’occupazione di tutte le caserme, con l’aiuto dei membri militari del Movimento (ndr Tricolore); occupazione degli edifici pubblici e delle sedi dei partiti politici; l’instaurazione di una dittatura militare apertamente favorevole alla monarchia; il divieto di attività a tutti i partiti politici”. In particolare il PCI doveva essere sciolto ed un’eventuale resistenza dei suoi membri sarebbe stata “soffocata col sangue”;
3. ideatore nel 1947 anche di “un esercito di circa 4 milioni di uomini” che, tra l’altro, avrebbe dovuto “prelevare le liste di caporioni comunisti da chiudere in un campo di concentramento e farli poi sparire”;
4. sostenitore dell’idea che bisognava “posporre il più possibile le elezioni per l’Assemblea costituente”.
Un personaggio dalla biografia ambigua, per il quale Mesagne non sentiva certo il bisogno, in questo gravissimo momento storico, di organizzare una giornata commemorativa con individuazione del sito per l’installazione del relativo busto.
La scelta di inserire tale punto all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale offende la storia democratica e pacifista della nostra Città; offende tutti coloro che hanno ridato, anche con il sacrificio della propria vita, al nostro Paese la libertà, la democrazia contro ogni forma di tirannia e assolutismo; offende tutti quei giovani che credono fermamente nell’importanza della legalità, della forma Repubblicana dello Stato e di tutti i principi costituzionali.
Per tutte queste ragioni l’ANPI Mesagne chiede al Presidente del Consiglio comunale, al Sindaco ed a tutti componenti del Consiglio, della Giunta e della maggioranza di decidere da che parte stare: dalla parte di Liliana Segre e della Costituzione o da quella del Generale Messe?

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